Sotto le feste
Data: 04/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: taycio
... aspetto, mi raccomando!� risposi con un sorriso che contento e compiaciuto. Entrai in casa, mi feci una doccia veloce e mi tirai qualche su e giù per tenere a bada il mio amico: quella situazione m�intrigava�mi pareva quasi un sogno erotico. Apparecchiai con una delicata tovaglia chiara, i calici e un cestino di pane e focaccina già sporzionati. Sui fornelli tutte le vettovaglie necessarie alla cena.Il campanello suonò e me la trovai davanti con un vasetto di Nutella: �Ho visto che avevi due baguette, e io ho trovato questa tra le mie provviste!� �Lo sapevo che invitarti era una splendida idea�accomodati!� Riempii i calici di prosecco e brindammo alla salute. Le feci vedere la casa: il mio appartamento era speculare rispetto al suo e mi disse che le nostre camere erano confinanti. Iniziai a cucinare e quando le chiesi se gradiva un po� di peperoncino mi resi conto di non sapere il suo nome. Ci presentammo e ci ridemmo sopra: erano anni che ci conoscevamo, che ci salutavamo e scambiavamo qualche chiacchiera, ma senza sapere nulla l�uno dell�altra. Servii il risotto, cenammo e il vino scorreva a fiumi tanto da doverne aprire un�altra bottiglia. Si offrì di affettare la baguette, di ripassarla qualche minuto in forno e spalmarla bene bene di cioccolata mentre io stappai un fresco passito.Brilli e allegri non mancammo di fare qualche battuta più sconcia, ma tutto nella normale amministrazione. D�un tratto mi disse: �Sai, una volta ho incrociato in ascensore una ragazza�aveva uno ...
... sguardo tremendamente soddisfatto! Da fare invidia!� Mi colse un po� alla sprovvista: �Beata lei...ma io cosa c�entro?� �C�entri che guarda caso avevo sentito un bel po� di rumorini divertenti provenire da camera tua�perché, tu non mi senti mai?� La situazione stava prendendo una piega strana, complice il vino. �Certo che ti sento�e ad essere sincero mi stuzzica sempre un bel po�!� risposi ridendo!Mi misi in bocca una fetta di pane spalmato, lei s�allungò verso di me e ne staccò un pezzo con un morso, con gli occhi fissi sui miei, quasi a volerne vedere il fondo. Masticammo in silenzio fino a finire ciascuno il proprio pezzo. Respirammo e con gli occhi fissi portammo piano piano le labbra su quelle dell�altro, gustando ogni attimo e scandendo il tempo con sospiri colmi di eccitazione e feromoni.Ci baciammo avidamente: le nostre labbra si levigavano a vicenda, millimetro dopo millimetro e le nostre lingue s�intrecciavano e lottavano avide l�una dell�altra, in un turbine magnetico. Le sue mani si poggiarono sul mio petto, le afferrai il viso con le mie, quindi scesi lungo le spalle e delicatamente sui seni, rotondi e burrosi. Strinsi un po� le mani! Fu per lei il permesso di scendere sulla mia patta che incatenava la mia esplosiva eccitazione. Sganciò la cintura e fece saltare bottone dopo bottone. Mi alzai e la presi di peso, abbracciandola per i glutei. La portai traballante ed eccitato fin sopra il mio letto e ce la buttai sopra come fosse una preda di caccia. Con un morso ...