1. Tutto in famiglia.....


    Data: 05/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: in_due

    ... Giulio ne ha viste tante di tette che non è certo il tipo da imbarazzarsi per un topless”.
    
    Così quel giorno cadde un altro piccolo tabù, Lea era disinvolta in topless, consapevole di avere un seno molto bello e che stava mettendo in mostra una parte di sé di cui andava molto fiera. Anche io in fondo ero un po’ orgoglioso che Giulio potesse apprezzare dal vivo il suo corpo e che potesse pensare a quanto fosse fortunato suo padre ad averla come compagna.
    
    Era una domenica di caldo afoso, e trascorremmo molto tempo in acqua anche giocando e facendoci qualche dispetto, il che inevitabilmente causò qualche accidentale contatto tra i corpi seminudi di tutti e tre, ed è lì che mi si svegliarono un po’ di fantasie che fino a quel momento non avevo mai avuto.
    
    Realizzavo che Giulio era un bel ragazzo e che non era di ferro, dunque non poteva restare indifferente al corpo seminudo di Lea, e lei a sua volta per quanto disinvolta non poteva essere del tutto immune ai suo sguardi che spesso e volentieri sentiva soffermarsi sui suoi capezzoli inturgiditi dall’acqua fredda del mare ma forse anche da un pizzico di eccitazione.
    
    Dopo quella giornata, quando Giulio capitava a casa nostra la sera per cena, tra noi c’erano sempre meno formalità. In un paio di occasioni Lea era uscita dal bagno solo con le mutandine ed i capelli avvolti nell’asciugamano non preoccupandosi affatto della sua presenza mentre controllava la pentola sul fuoco prima di andare ad indossare una ...
    ... maglietta.
    
    Episodi all’apparenza casuali che però non lasciavano indifferenti ne me, ne tanto meno Giulio che sebbene ostentasse disinvoltura sicuramente notava ed apprezzava la piacevole visione.
    
    Quella sera dopo cena era veramente caldo, o forse il vino aveva contribuito a far salire la temperatura corporea, Giulio ed io giravamo comodamente scalzi in mutande cercando un po’ di refrigerio dal marmo fresco del pavimento.
    
    Lea indossava delle brasiliane che coprivano ben poco del suo bel culetto, ed una canottierina aperta sul davanti che considerata la calura della serata, probabilmente aveva l’effetto di un maglione di lana. Volevo dirle di mettersi in libertà pure lei ma non volevo suscitare imbarazzi.
    
    Da li a poco però Lea mi disse che le faceva male una gamba e mi chiese con tono di preghiera se avessi avuto voglia di farle un massaggio.
    
    La invitai a distendersi pancia sotto sul divano vicino al balcone, sul quale preventivamente avevo disteso un fresco lenzuolo. Presi l’olio di mandorle ed iniziai a massaggiarle la gamba con molta cura, prima il piede e la caviglia e poi piano piano con movimenti decisi e regolari il polpaccio dal basso verso l’alto fino al ginocchio.
    
    Giulio era seduto vicino a noi sul divano e lei per stare comoda si era appoggiata con la testa e le braccia sulle sue gambe.
    
    Guardavo il culetto di Lea, in altre occasioni mi sarei concentrato professionalmente sul massaggio e quindi sulla gamba, ma quella sera non potevo distogliere lo sguardo da quei ...