1. Eiacolazione


    Data: 01/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Sensazioni Altro, Autore: rosamara, Fonte: RaccontiMilu

    ... gonfia protuberanza che lucente e viziosa, come un vulcano, già ribolliva di bianchissimo seme.Le labbra di Stefano, gentili e rispettose, nel contatto fugace s'aprivano appena, ma quando titubante s'allontanava un poco, impregnate d'umido nettare filavano, ora più, ora meno, in dense collane appiccicose che penzolavano dal mento come raffinati gioielli e finivano per grondare in squisite gocce gelatinose che si strappavano e cadevano elastiche e sorde su fette integrali ricche di fibre.Zuppe di sbobba salata, così tenere e ormai quasi vive, stuzzicarono la fantasia di Fabio al punto che violando le labbra socchiuse del docile amante spinse il cannolo nel varco profondo, fin dentro la gola, soffocandolo di violenta passione, finch&egrave qualche precoce contrazione strozzata sul nascere cominciò a farlo venire, fu allora che sfilando la verga dalla bocca umida iniziò ad esplodere.La sborra fluì fuori dalla boccuccia spanata dell'ingombrante cappella, d'apprima calma e continua come l'acqua da un rubinetto, poi tentennò per un attimo, pareva finita, ma subito dopo tremò, scattò, sbrodolò in varie direzioni, fuori controllo come un'idrante impazzito, infine rapido e tronfio sparò schizzi sicuri e precisi sopra le tenere fette ormai colme a tal punto da svanire affogate in quella crema grigiastra. Scarico e appagato puliì l'ultima goccia sul bordo del piatto lasciando l'attrezzo penzolante per aria.Stefano guardava la scena a bocca aperta, quell'uomo era davvero pieno di ...
    ... s&egrave e lo aveva dimostrato, ma ora avvertiva che toccava a lui. Fabio aveva già in mano una delle fette appena farcite, colava da un lato e sopra la sbobba era così densa che flottava tremante. Con un coltello Fabio spalmò delicatamente la crema feconda facendo attenzione a non sprecarne nemmeno un po', poi mise da parte le posate, si avvicinò a Stefano, con una mano gli prese la testa, lo guardò e porgendogli quel cibo esotico disse: �Buon appetito, signorina!�.Con quell'intruglio in mano Stefano guardava l'uomo davanti a se, che tranquillo si mangiava un cornetto e degustava una tazza di caff&egrave dopo avergli preparato quella singolare pappetta. Stefano abbassò lo sguardo, sentiva l'odore pungente assuefarlo di colpo, deglutì, chiuse gli occhi, poi in un gesto istintivo, gettò la fetta sul piatto e se ne scappò in bagno chiudendo la porta.Rimase in piedi, a ridosso della parete, con gli occhi chiusi per qualche secondo, quando li aprì vide nello specchio la sua immagine riflessa. Per un attimo si rifiutò di capire, ma era lui, l'immagine non mentiva, mosse un braccio lo portò sul petto ne delineò le forme, sensuali e femminee come non si immaginava, e poi quelle gambe, parevano quelle di una giovane donna, glabre quasi del tutto, vellutate e delicate. Alzò timidamente lo sguardo, quasi con timore e quando si vide negli occhi, le labbra si socchiusero un poco in uno stupore smorzato, ma fu proprio in quell'esatto momento che si persuase del tutto.Due labbra di fuoco ...
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