Eiacolazione
Data: 01/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Sensazioni
Altro,
Autore: rosamara, Fonte: RaccontiMilu
... risaltavano su quel visetto tondo incorniciato dai lunghi capelli castani, ora rivolti di lato, un po' spettinati, che gli cadevano sulla fronte in una maliziosa frangetta e gli regalavano quell'aria da femminuccia inesperta che tanto doveva aver eccitato quell'uomo nell'altra stanza.Fabio, durante la notte, sicuramente aveva provato a mettergli un po' di rossetto perchè quando si avvicinò per guardarsi meglio, con un dito, sfiorandosi le labbra umide, queste si sfaldarono un po' sui bordi in uno sbiadito rosso corallo.Gli occhi si rincorrevano frenetici su quella tela ambigua che era l'immagine di sè e ad ogni scatto ad ogni salto, ora in alto, ora in basso, ora su una guancia, poi sul naso, per finire sul mento, comprese che non poteva più nascondersi, comprese che quella farsa non avrebbe più retto, gli si leggeva in faccia in fin dei conti, non bastava lavarsi, tutti avrebbero visto cos'era, un velo indelebile si stava fissando, come filigrana su una banconota, donandogli autenticità. Si sentiva sollevato in qualche modo, capì che voleva solo "essere".La porta spalancata dopo un timido accenno di forza sulla maniglia, muovendosi un poco esitante tornò sui suoi passi. Con le mani lungo i fianchi e la testa un po' china, leggero avanzò nella stanza.A poca distanza da Fabio però si fermò mentre l'uomo guardava Stefano in silenzio, forse in attessa di un gesto del ragazzo.Passò qualche secondo poi le ginocchia cominciarono a cedere, flesse e sinuose le gambe si ...
... mossero arcuate verso terra, mentre le braccia oscillanti tendevano le mani sul pavimento, sfiorato appena dalle prime dita che esploravano caute, passi futuri, scelte indelebili. Coi palmi ben saldi a terra e la schiena incurvata a gattoni si trascinò verso Fabio che immobile e zitto guardava la scena curioso e stupito.Poi, in un gesto vago e confuso, pose la mano sulla testa di Stefano, ne sfiorò i capelli, si fermò, poi un movimento, la testa del ragazzo collassò sicura verso terra, le spalle armoniose la seguirono prontamente, trascinando la schiena in un piano inclinato che vertiginoso culminava tra i glutei burrosi.Lo sguardo di Fabio, sceso di colpo, risalì verso la vetta nel bianco pallore, dove i tenui chiaroscuri creavano varchi viziosi, valli sensuali, audaci sentieri verso l'oscuro oggetto del desiderio, che luminoso ed esposto, impudico e provocante, si offriva, non senza vergogna, alla mercè altrui.Un bacio intenso si posò sui piedi dell'uomo, poi un secondo più leggero, quindi un terzo, dissoluto, mentre schiudendo le labbra e porgendo la lingua nel rialzare la testa lusingò l'acre pelle con un lento e devoto contatto.Sorretto da Fabio, nel rialzarsi, il ragazzo si trovò di fronte un'enorme menhir che energico sfoggiava la sua forza con grosse vene pulsanti avviluppate su un tronco decisamente robusto.Volse lo sguardo di lato, cercava qualcosa, titubante ma determinato, poi trovò quello che agognava, allungò la mano, rapida senza pensare, poi un morso, un ...