Le mie storie (14)
Data: 07/06/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: isolafelice75
Eccomi qui, dopo qualche giorno di pausa a raccontarvi di nuovo di me. Certo ad essere sincere non è più tanto facile perché a dire il vero gli episodi cominciano un po' a scarseggiare. Dopotutto ho sempre detto di non essere stata mai particolarmente ambita. In questo viaggio nei ricordi di questi miei quarant'anni, la memoria ogni tanto fa venire alla luce delle cose che davvero credevo di aver dimenticato. Un po' il fatto che mi sono accorta che siete in tanti a leggermi, un po' perché queste situazioni della mia vita mi hanno aiutato nel bene o nel male a crescere mi fa piacere scrivervi di me e delle mie esperienze. Questa se proprio dovesse avere un titolo farebbe riferimento ad un proverbio piuttosto conosciuto "non c'è cosa più divina che... la cugina". Non so che cosa s**tti in determinate situazioni, non so se forse è perché soprattutto i maschietti nei confronti di noi femminucce quando c'è quella sorta di parentela e quindi di confidenza maggiore magari si sentono più liberi, ma nel giro delle mie amicizie e anche alla sottoscritta è successo qualcosa del genere. La cosa che mi è venuta la mente poi è stata rafforzata anche dal fatto che in tempi diversi anche mio fratello ha avuto a che fare a che fare con una cugina. Ma vedrò se sarà il caso di raccontare anche di loro.Per quanto abbia cercato di circoscrivere nel tempo l'episodio, sinceramente non ci sono riuscita in maniera precisa. Sicuramente mi ero laureata e comunque stavo studiando ancora. Ricordo la ...
... telefonata di mia madre che mi annunciava che di lì a poco mi avrebbe chiamato una mia zia calabrese (la mia famiglia anzi la famiglia di mia mamma e di mio padre, sono numerosissime quindi cugini e cugine di secondo grado, come si dice, ne ho tantissimi). Confesso che con tutti questi parenti non proprio stretti che però fanno comunque riferimento ai miei, spesso non capisco precisamente con chi ho a che fare. Ma dopo qualche parola ed i classici saluti di rito, inquadrai la persona: era una delle tante cugine di mia madre con la quale avevamo fatto anche una vacanza anni prima. Lei mi annunciò che suo figlio sarebbe salito a Napoli per qualche settimana per un corso di aggiornamento (o qualcosa del genere). Li subito s**ttò il suo ricordo e della vacanza che facemmo insieme. Era assolutamente detestabile, antipatico ed oltretutto all'epoca, in piena crescita adolescenziale, cercava sempre di mettermi le mani addosso, mani che io gli spezzavo (metaforicamente ma poi non tanto). Dopo aver parlato con la zia, mi passò questo ragazzo, ci salutammo, un po' di chiacchiere e poi subito lui si ricordò della vacanza confessandomi senza nessun problema che era dall'epoca innamorato di me. Per la verità questa confessione la fece ridendo, io intanto dall'altra parte della cornetta rimasi un po' sorpresa da quella confidenza che oggettivamente non avevamo visto che non gli parlavo da anni ed anni. D'altra parte però mi resi conto che coloro che vanno via da Napoli, hanno sempre una sorta ...