1. Le mie storie (14)


    Data: 07/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: isolafelice75

    ... di contatto con la terra da dove vengono, per cui io come parente napoletana, potevo rappresentare un qualcosa di più vicino a loro di quanto loro lo fossero a me. Ci salutammo e raccontai a mio fratello che di lì a qualche giorno avremmo avuto questo nuovo ospite. Mio fratello si mise a ridere e senza che io gli dicessi niente, mi disse che durante quell'estate famosa (lui ha un paio di anni più di mio fratello), gli diceva di portargli i miei costumi, o le mie mutandine. Insomma era davvero fissato con la sottoscritta. Ricordo che questo dialogo tra noi si chiuse come al solito con della facile ironia sul mio abbigliamento intimo che sia all'epoca che oggi è tutto fuorché qualche cosa da conservare.Finalmente arrivò questo ragazzo, considerate che non lo vedevo da almeno sei/sette anni, quando facemmo la famosa vacanza lui avrà avuto sulla quindicina mentre quando me lo ritrovai in casa era più che ventenne. Accento marcatamente calabrese, molto ma molto alto (naturalmente un'altra persona rispetto ai ricordi), si presentò con un mazzo di fiori per la sottoscritta (che naturalmente suscitò ilarità in mio fratello) salvo poi tirare fuori dalla valigia una serie di prodotti delle sue parti che non finivano mai. Gli feci vedere la sua camera, gli dissi che naturalmente avrebbe diviso il bagno con mio fratello e cominciò questa convivenza. Per la verità lui era di un'educazione esemplare, sempre gentile con me, anche quando mio fratello lo irretiva dicendo che mi doveva ...
    ... trattare "male". Spesso durante la cena (a pranzo in genere eravamo ognuno per i fatti suoi), il dibattito verteva su come fosse possibile che lui avesse avuto ed avesse all'epoca ancora questa cotta per me. Io lo vedevo palesemente in difficoltà, mi faceva tenerezza nonostante fisicamente fosse il doppio della sottoscritta. Capitava anche di passare qualche serata da soli (mio fratello d'altra parte non voleva portarselo in giro), lui accennava anche una sorta di corteggiamento, ma io chiaramente non lo prendevo sul serio. Anche perché all'epoca mi vedevo con il ragazzino. Ricordo che qualche volta provava ad allungare una mano, sempre delicatamente, sempre facendo finta di niente, io davvero non sapevo che fare, perché a differenza di quanto era piccolino e si lasciava andare pure troppo, in quei momenti era imbarazzato. Potrei continuare a raccontare di suoi gesti affettivi nei miei confronti che ad onore del vero mi sorprendevano parecchio, ma mi rendo conto che voi volete che arrivi al dunque. Così un po' perché contenta di queste attenzioni, un po' perché a me come ho sempre detto mi piacciono i tipi simpatici, un po' perché incuriosita dal capire cosa voleva e cosa sarebbe potuto succedere, cambiai lentamente atteggiamento nei suoi confronti. Per esempio la mattina mi facevo vedere tranquillamente in pigiama da lui, consapevole che sotto la magliettona dell'epoca, le mie tette grosse non gli fossero indifferenti ed oltretutto che per quanto potesse essere lunga, ogni tanto lo ...