-
Serva della notte in un capodanno nero
Data: 07/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Spettro82
... un lascivo trasporto, si sentiva le loro dita sui seni, scorrevano lungo le spalle ed il collo, mani di perfetti sconosciuti, che si prendevano la completa libertà di toccarla, esplorare il suo corpo, sollecitare curiose le sue parti più intime....... Sentiva tra le cosce il suo giglio bagnarsi, non poteva farne a meno, clitoride e capezzoli erano turgidi, non a causa del freddo della stanza, ma dalla morbosa sensazione che le davano quelle mani che la palpavano morbosamente. Ad un tratto accadde ciò che si aspettava, la mano delicata di una donna le scostò le labbra, lei d'istinto si scosciò completamente ed accolse le dita dentro di se, sentiva altre mani di uomo portarle in bocca il sapore dolce del miele, lo sentiva dolce e intenso sulle labbra,d'istinto inizio' a praticare un languido pompino a quelle dita di maschio che la stavano profanando in un modo dolce e perverso. Poteva distinguere chiaramente il profumo dell' unguento mescolarsi a quello forte dei loro cazzi che le lasciava in bocca un retrogusto che ben conosceva. La stavano violando ovunque, si sentiva eccitata ed imbarazzata allo stesso tempo, il suo corpo reagiva emettendo brividi e umori che la stavano letteralmente inzuppando. Una carezza umida le bagno' l'ombelico e presto si rese conto che le dita avevano lasciato il posto a decine di lingue voluttuose, che si baciavano sulla sua pelle e la leccavano avidamente. Si ritrovo' le loro ...
... bocche che le sfioravano l'interno delle cosce. Succhiavano con malizia il suo frutto fradicio, con le loro lingue che si abbracciavano in un caldo bacio saffico, penetrando la sua figa eccitata con studiata maestria. Fu allora che ritrovo' la voce e venne urlando, un gemito roco seguito da uno schizzo di fluidi che le colò senza vergogna fino al buco del culo. Una dozzina di lingue continuavano a correre lungo il suo corpo, reso bollente dal l'eccitazione, avverti' uno schizzo caldo e denso colpirla al seno, poi un altro sul pube, come fossero un acquazzone estivo che la avesse sorpresa per strada, gli schizzi di nettare iniziarono ad arrivarle addosso, mentre le lingue li mescolavano col miele in un perverso impasto dolciastro. Conscia del fatto che tutti quegli uomini le stessero sborrando addosso senza alcun ritegno spalanco' la bocca e presto venne ricompensata da alcuni densi schizzi che le scivolarono prima sul viso, poi in gola. Stava godendo, sia per l'esperto lavoro di lingua che le stavano riservando, sia per la morbosità della situazione. La voce del suo amico Veneziano mise fine al banchetto di carne di cui lei era la preziosa portata. Le venne tolta la benda ed i nastri che la tenevano immobilizzata furono sciolti. "Ora sei libera, a te la scelta, puoi tornartene in albergo e dimenticare tutto l'accaduto,oppure abbracciare questa congrega godendo della ricchezza e dei vantaggi che ti saranno ...