Malta (1)
Data: 08/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio, Fonte: Annunci69
Dopo aver prenotato mesi prima per poter andare a Malta, tutti i miei amici hanno detto di avere degli impegni improvvisi e quindi di non riuscire a venire. A me non va di perdere i soldi già anticipati all’agenzia e comunque non ho altro da fare. Quindi, faccio le valigie e parto da solo.
Volo fino a Catania, transfer fino a Pozzallo e poi catamarano (con un mare da incubo!). Quando finalmente sbarchiamo, avrei voglia di baciare la terra. Chiamo un taxi e mi faccio portare in albergo.
È ancora pieno giorno, perciò decido di preparare lo zaino per andare in spiaggia. Al mio ritorno vado sul balcone a stendere il costume e il telo prima di sdraiarmi un po’ sul letto a riposare. Dopo aver sistemato bene i panni umidi sulla ringhiera, alzo lo sguardo sulla schiera di finestre dell’albergo di fronte, alcune aperte e altre chiuse. Da una di quelle spalancate mi ritorna l’immagine di un ragazzo sul letto, completamente nudo e con le gambe tirate su e divaricate. Osservando bene, mi rendo conto che, inginocchiato ai piedi del letto, c’è un tipo, nero direi, con la faccia immersa tra le chiappe del ragazzo, il quale si contorce, presumo per il gran lavoro di lingua che il leccafiche gli sta facendo. Ogni tanto tira su la testa e fissa il suo stallone con un ampio sorriso di soddisfazione, per poi farla ricascare giù e ricominciare a godere come una troia. Anzi, apre ancora di più le cosce per far sì che il nero possa arrivare in profondità nel suo solco.
D’un tratto, lo ...
... stallone si alza in piedi e inizia a sventolargli tra le chiappe il suo sciabolone. Una roba incredibile! Così da lontano lo vedo distintamente in tutta la sua potenza e se mi appare tanto grosso da questa distanza, chissà com’è a due passi! Il ragazzo però non sembra affatto preoccupato: anzi, fissa la nerchia possente dell’energumeno e si lecca le labbra.
Poi, distoglie lo sguardo dal quel meraviglioso manganello e lo rivolge alla finestra e più oltre fuori da quella fino a me.
Mi gelo. Mi sta guardando e continua a sorridere. È come se mi invitasse a rimanere a godermi lo spettacolo. Non mi fa nessun cenno, ma capisco che è questo che vuole. Quindi, torna a fissare il cazzone del nero e, con uno scatto veloce, si piega in su e lo afferra con una mano. Lo tira verso di sé e si porta il glande a contatto con la sua rosellina. Mi lancia un altro sguardo e subito dopo si pianta in corpo la mazza. Questa gli scivola dentro lentamente ma senza mai fermarsi e sono esterrefatto dalla facilità con cui se la prende senza tradire alcuna smorfia di dolore. Sembra che non ci sia nulla che possa togliergli dalla faccia quel sorrisetto impertinente e al suo stallone questo non dispiace visto che, appoggiate le mani sul letto, comincia a muoversi avanti e indietro. La troietta allunga le mani sulle sue chiappe d’ebano e lo accompagna nell’andirivieni; gliele stringe e sembra quasi che gli detti il ritmo, anzi che gli imponga di scoparlo sempre più forte. Il nero, allora, aumenta la ...