1. Io e mia madre sull'autobus


    Data: 10/06/2021, Categorie: Incesti Autore: aries, Fonte: RaccontiMilu

    Io e mia madre sull'autobus"Se finisci presto passa a prendermi in ufficio, così torniamo a casa insieme"."Dovrei finire le lezioni per le sei se per te va bene"."Si...si va bene. Allora ti aspetto in ufficio"Mia madre non perdeva mai l'occasione per fare il viaggio di ritorno con me.A suo dire gli autobus che, a quell'ora sono stracolmi, pullulano di maniaci che non perdono l'occasione di appiccicarsi dietro le signore e fare i loro comodi.Puntuale alle sei passai sotto l'ufficio di madre e l'avvertii con il telefonino che l'aspettavo alla fermata dell'autobus.Dopo pochi minuti la vidi arrivare tutta sorridente. Era una bella donna, aveva quarant'anni, era alta e asciutta con la carne nei posti giusti, mi riscossi dai miei pensieri meravigliandomi di quegli apprezzamenti un po' sconvenienti."Ce l'hai fatta ad arrivare" le dissi."Su non lamentarti. Ecco l'autobus."Salimmo e, naturalmente, non c'erano posti a sedere."Stammi vicino" mi sussurrò all'orecchio.Dopo un paio di fermate l'autobus si riempì come un uovo ed io mi ritrovai incollato dietro di lei.All'inizio non ci feci molto caso ma poi, vuoi per le spinte di quelli dietro di me, vuoi per i movimenti dell'autobus, le sue frenate ed il suo dondolio per le asperità dell'asfalto, cominciai ad avvertire una certa irrequietezza nelle parti basse che, erano a stretto contatto con il culo di mia madre.Cercai di distogliere l'attenzione ma, in questi casi, la volontà può fare poco e niente.Dopo poco il mio uccello era in ...
    ... piena erezione ed era posizionato proprio fra le sue chiappe.Lei non poteva non accorgersene ed infatti, dopo un po' si girò verso di me e mi lanciò un'occhiata di fuoco. Io feci del mio meglio per fargli capire che non potevo muovermi, ero incastrato in quella posizione.Mano a mano che il viaggio proseguiva il mio uccello sfregava contro il solco delle sue natiche procurandomi un gran piacere insieme ad un senso d'inquietudine per l'assurdità della situazione.Ad un certo punto cominciai a preoccuparmi perché la situazione cominciava a sfuggirmi di mano.Mia madre era inviperita, lo capivo dalla sua espressione e dalle occhiate che mi lanciava.Poco prima di scendere successe l'irreparabile. Nonostante cercassi di trattenermi il più possibile iniziai ad eiaculare copiosamente.Quando mi ripresi sarei voluto sprofondare dalla vergogna, sentivo il contatto vischioso nei miei jeans con il leggero vestito di mia madre. La quale, inutile dirlo, era fremente di rabbia.Arrivati alla fermata scendemmo, io mi coprii alla meglio con il maglioncino mentre la chiazza sul suo vestito era bene in evidenza. Fortuna che abitavamo lì vicino.Entrati nel portone iniziò a riempirmi d'improperi."Disgraziato... e io che volevo che mi proteggessi dai maniaci... sei un porco..."Io ero ancora frastornato. Mi sentivo completamente svuotato, una volta a casa cercai di difendermi e spiegarle che non avevo potuto fare nulla per evitarlo ma lei continuò a coprirmi d'insulti.Poi mentre lei si ritirava in camera ...
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