1. Misteriosa Catwoman.


    Data: 11/06/2021, Categorie: Incesti Autore: istrionico, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardai, sbalordito, sgomento.- Catwoman... sei tu!Sbarrò gli occhi, impaurita, sconvolta.Nascosi il volto tra le sue gambe, baciando, lambendo quella rosa che non mi pungeva, anzi, era dolcissima da toccare.Cercò di alzarsi, di mettersi seduta.- Ti scongiuro, Andrea, ti scongiuro... non rovinarmi... non dirlo a nessuno... non distruggere tutto...Io non mi saziavo a baciarla, ora la mia lingua era tra le sue grandi labbra: la volevo tutta, la volevo mia.Era rimasta immobile, di sasso, le dita nei miei capelli; alzai le mani, le afferrai il seno, lo strinsi, freneticamente, mentre seguitavo a leccarla, quasi furiosamente, avevo succhiato il clitoride, ora la lingua era dentro di lei, con movimento circolare. Stavo divenendo meno nervoso, meno furioso, ma sempre più eccitato.Mia sorella Veronica era la donna mascherata, Catwoman. Avevo Catwoman tra le mani, stavo toccando Catwoman!Veronica era bellissima, stimolante, era Catwoman, e io avevo la voglia di morderla. Ma si, dovevo morderla: mi arrampicai su lei, le presi i capezzoli tra i denti, leggermente.- Andrea, ti prego, non lasciarmi segni... ti prego...Continuavo a torturarle i capezzoli tra i denti, mentre una mia mano scendeva ad accarezzarle il pancino delicato, poi l'interno coscia, per finire sfiorandole il sesso oramai umido, carezzando le grandi labbra sempre più insistentemente...Soddisfatto dal suo seno pieno e perfetto, abbandonai con la bocca i capezzoli e tornai a leccarle il sesso, perché avevo troppa ...
    ... curiosità di sentire il suo sapore. Con due dita spalancai il suo frutto più nascosto per assaporarne il gusto prelibato, sentii che cominciava a muoversi... dapprima lentamente, poi sempre più smaniosa, e gemeva, con gli occhi chiusi, una mano sulla bocca.- Andrea, tesoro, fratellino mio... cosa vuoi fare...Questo, sorellina mia adorata: via pantaloncini, boxer, camiciola, via tutto, via tutto, fino a farmi spazio dentro l'accappatoio, tra le sue cosce ormai oscenamente aperte. Puntai il mio fallo rubizzo e irrequieto tra le sue gambe, giusto accanto alla rosa rossa, e la penetrai, stringendo i denti, avvinghiato alle sue cosce, trattenendomi a stento dall'essere quasi brutale. Il mio sesso era sparito tutto in una caverna strettissima, spalancata dalla mia entrata decisa, aperta tutta per me.Era una cosa meravigliosa, un calore avvolgente come non avrei mai immaginato, una sensazione ancor più paradisiaca del semplice vederla muoversi sinuosa su quella passerella: era deliziosamente stretta, caldissima, capace di accarezzare ogni angolo del mio bastone, di distribuire il calore per obbligarmi a spingere sempre più forte. Mia sorella era Angora, Tiffany, Bengala e molto di più.Il mio pompare diveniva sempre più deciso, sempre più veloce e sempre più profondo, inesorabile, mentre mia sorella si teneva le ginocchia spalancate per lasciarmi piena libertà di movimento dentro di sé: avevo una occasione unica per prendermi tutto ciò che centinaia di persone, a caro prezzo, avevano pagato ...
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