Servizio in camera - Racconti Erotici

Servizio in camera

"Marco, Giulia; andate a Roma in vacanza? Vi consigliamo noi l'hotel!!. Servizio in camera alla grande!! Se scegliete di andarci, poi al ritorno ci ringrazierete senz'altro. Così al vostro rientro avremo anche tanto da raccontarci"

Così ci consigliò una coppia amica, rifilandoci un bigliettino con tutte le indicazioni dell'Hotel.

Eravamo un po' perplessi. In realtà avevamo pensato di andare in vacanza a Sabaudia ma... con queste referenze alla fine decidemmo per Roma, per l'Hotel consigliato, di cui non faccio nome per evitare la pubblicità non richiesta.

Dopo alcune ore di viaggio partendo da Bari, giungemmo a Roma e infine, in questo famoso Hotel.

Alla reception fummo ricevuti da una hostess che ci registrò, documenti alla mano, e alla fine ci affidò ad un commesso del tutto particolare.

Claudio, così disse di chiamarsi, era un fustone alto almeno un metro e ottanta, pettorali e braccia da urlo.

Approcciò con molta cordialità, facendoci strada verso la camera che ci era stata assegnata.

Nell'aprirla restammo a bocca spalancata, meravigliati di tanto lusso e di tanto spazio.

Pensammo a un trattamento di favore per la raccomandazione che aveva fatto precedere la coppia nostra amica.

Claudio, il commesso, ringraziò dopo aver intascato una nostra mancia e, guardandoci con un profondo, penetrante sguardo affabile, ci spiegò: "Questo Hotel si caratterizza per il servizio in camera, prima colazione, o pranzo, o cena sarò a vostra completa disposizione ...

... per un'ora per soddisfare ogni vostro desiderio. Arrivederci."

Una cosa era già riuscito ad ottenere il nostro Claudio: Giulia si era già sciolta e si sentiva tutta eccitata, sia per il trattamento signorile, sia per il cameriere, che l'aveva colpita con lo sguardo e con quel bel fisico palestrato.

Andammo subito a darci una ripulita in doccia, e già in cabina doccia lei ebbe voglia di fare sesso. Cominciò dalla cosa che puoi gustare di più, prendendomi il membro in bocca mentre l'acqua ci scivolava sopra. Dopo essersi completamente soddisfatta del suo sapore, mi trascinò in camera, mi asciugò alla meglio strofinando tutto il corpo con l'asciugamani, tolse l'acqua anche dal suo corpo, poi volle fare di tutto, raccontandomi come fosse rimasta colpita da quel macho di cameriere, che l'aveva fatta bagnare con un semplice sguardo. Scopava con me e pensava a Claudio, ogni cosa che faceva pronunciava il suo nome. Era eccitata al massimo. Mi chiese di scoparla in piedi, sulla soglia della porta che dava sul balcone. Lei, a braccia tese poggiava le mani sulle due ante in modo da avere la testa fuori dalla stanza e guardare sia verso la strada, sia verso i balconi delle altre camere dell'hotel.

Il grosso seno penzolava fuori. Godeva guardando qualcuno che la stava osservando e, quando immaginò un uomo che, vedendola, stava iniziando a segarsi mi disse: "Sborrami dentro ora, non ce la faccio più a resistere, sto venendo anch'io"

Inutile raccontare il godimento di entrambi. ...