1. mamma avvocato ... cap. 2


    Data: 12/06/2021, Categorie: Incesti Autore: mammaavvocato, Fonte: RaccontiMilu

    ... abbraccia da dietro: - ben arrivata mamma, ti stavo aspettando !!Lo guardai, aveva un sorriso sornione, come di un gatto che aveva appena mangiato il canarino. Sentii un brivido lungo la schiena. Non sapevo ancora cosa mi aspettasse il futuro. Ero pervasa da un mix di paura, timore, eccitazione. Ci baciammo appassionatamente e uscimmo dalla doccia.Cominciai a preparare la cena, chiacchieravamo serenamente, come una coppia fa, ogni volta che mi passava vicino non mancava di baciarmi, toccarmi ora il culo, ora il seno, ora i fianchi, di farmi sentire lo stato di eccitazione del suo cazzo. Mi sentivo desiderata.Dopo cena dissi che avevo voglia di fare due passi e mi accontentò, passeggiammo abbracciati come due innamorati, fu dolce e premuroso. Rientrammo. Era ora di andare a letto. Ero tesa come una ragazza al primo appuntamento, in bagno mi preparai indossando un completo color carne, brasiliana e reggiseno, lo specchio diceva che il mio culo non dimostrava la mia età, coprii il tutto con una sottana abbinata.Uscendo dal bagno lo trovai seduto al divano con la TV accesa. - Vieni qui, mamma !!Non colsi il tono imperioso della frase. Mi avvicinai ... era nudo, completamente, il cazzo moscio campeggiava tra le sue cosce.Mi sentii svilita, offesa, sminuita, oltraggiata. Stavo per voltarmi e andare via, un gesto veloce, la sua mano si chiuse con una morsa fortissima sul mio polso. Mi tirò a sé, mi fece inginocchiare tra le sue gambe, per terra.- Dài, succhiamelo. - con una mano ...
    ... mi premeva la faccia sul cazzo - forza, dài cazzo, succhiamelo !Aprii la bocca, lui se lo prese tra le mani e lo guidò dentro. Mi guidava in questo pompino obbligato, desiderato ma non voluto in questo modo. Volevo reagire. Mi fermai, cercai di mettermi in piedi. Non ci riuscii. L'unico risultato che ottenni fu che si alzò in piedi, in tutti i suoi 180 cm per 80 kg. Io, 160 cm, in ginocchio arrivavo giusto all'altezza delle sue palle. Mi prese la testa e cominciò a scoparmi la bocca, man mano che il cazzo cresceva mi sentivo soffocare sempre di più, anche se evitava di infilarlo tutto.- Dài vacca, succhiamelo bene, fatti scopare questa bella boccuccia da troia che hai !!Non credevo alle mie orecchie, cominciai a piangere, al buio della stanza, le lacrime uscivano da sole per questa violenza che stavo subendo. Senza che lui si accorgesse di nulla.- Dài, forza, fattelo ficcare in gola, dài che ti sborro tutta, ti faccio bere tutta la sborra, dài mamma ... dài mamma !!!Non riuscivo a parlare, mi stava scopando la bocca con una furia che non gli conoscevo, il cazzo benché ancora non al massimo dell'erezione, mi riempiva la bocca impedendomi di respirare, deglutire. Gli diedi un colpo ad una coscia per fargli capire che stavo male, si fermò, con le sue braccia mi sollevò e mi pose a pecorina sul divano. Aprì il mio culo e cominciò a leccare oscenamente la fica, il buco del culo, l'interno coscia, di nuovo la fica, il culo, senza ordine, senza pace.Sentii premere la cappella alla ...