1. Storie di mostri - L’indifferenza


    Data: 01/01/2018, Categorie: pulp, Autore: Alba6990

    ... fondamentale nella risoluzione del caso. Le sue parole sono state ‘Quelle povere ragazze invocavano il mio nome.’. Gli inquirenti hanno constatato che nella villa si tenevano frequenti aste dove si compravano letteralmente le vittime. Amadeo Tonci è sotto la custodia della forze dell’ordine ed è sotto interrogatorio per scoprire i nomi degli altri partecipanti.” “Okkei, spegni ho sentito abbastanza.” disse il padre al figlio. Non lo diceva con aria amareggiata da ciò che era successo, ma con l’aria di uno che si è già stufato di ascoltare. “Tengo acceso, voglio ascoltare.” “Fai come vuoi.” La figlia saltò dal divano con entusiasmo: “Ah papà! Sai che oggi ho letto su Internet una ricetta per cuocere un bicipite umano? Firmata Jeffrey Dahmer!” e cominciò a fare versi e smorfie, ridendo. Lei rideva. Il fatto di cuocere un bicipite umano la faceva ridere. “Ma ti devi guardare proprio quelle cose? Che schifo!” obiettò la madre, cominciando a disporre le porzioni di risotto in tavola. “A tavola!” “Aspetta un attimo, mamma! C’è un servizio sugli stupri in Vaticano!” “Ancora? Ma basta! Non si sente parlare di altro!” “Comunque in Vaticano mi sa che sono tutti finocchi, gli piace giocare con i maschi! Almeno stupra una femmina!” Rise il padre. “Dai, caro, un minimo di rispetto per questi poverini che vengono violentati...aspetta, sono già le 21? Inizia Masterchef! Cambia canale!” Il figlio cambiò canale. “Ah mamma, sai che nella mia scuola una tipa si è suicidata?” disse la figlia ...
    ... prendendo una forchettata di risotto. “Oddio! Come mai?” chiesero madre e padre in coro. “‘Sta tizia è stata violentata da tanti ragazzi insieme fuori da una discoteca, l’hanno filmata, il video è andato online e questa qui non sopportava più di vivere. Patetico. Se ti hanno violentata è da deboli suicidarsi! Mica è colpa tua, perché ti devi vergognare?” Il fratello non poteva sentire una parola di questo ragionamento senza senso. Sì alzò da tavola e andò in bagno, con le lacrime agli occhi. Perché era nato in quella famiglia? Così superficiale! Ma forse erano tutte così le persone. Anzi, aveva la certezza che fossero tutte così. In qualsiasi famiglia fosse nato, si sarebbe trovato come una barca nel bosco. Pensava che fossero solo i suoi compagni a scuola ad essere superficiali, ad infischiarsene. Invece anche la sua famiglia: la sorella era stupida come poche e se ne fregava dei sentimenti altrui, radicata nelle sue convinzioni; il padre faceva battute divertenti su qualsiasi cosa, cercando di sdrammatizzare situazioni catastrofiche; la mamma cercava di riflettere sul dispiacere non credendoci nemmeno. Era così che funzionava il mondo: l’indifferenza era il Padrone della mente degli uomini. Indifferenza per l’autodistruzione che si recano a vicenda. Indifferenza verso il prossimo. Indifferenza verso le catastrofi. C’era un dispiacere effimero. Un interesse effimero. Un interesse che durava pochi istanti e che poi veniva sostituito da un egoismo perfetto. L’unico interesse era ...