1. Rientro dalle montagne


    Data: 13/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69

    ... aspettare …”
    
    Approfitto subito, risparmio l’attesa, e l’oretta a piedi che mi separa dal parcheggio dove ho lasciato l’auto. “si grazie, molto gentile, approfitterò della sosta al baito per asciugarmi e cambiarmi”
    
    Prima di salire mi sfilo la mantella rimanendo in canottiere e pantaloncini cortissimi, la sbatto per togliere l’acqua, la riavvolgo tenendo l’esterno bagnato a contatto solo con le parti esterne e poi salgo velocemente sul trattore.
    
    “ma sei quasi nudo sotto la mantella, bellissima sorpresa”
    
    “Grazie, sai sotto le mantelle si muore dal caldo e questo è il miglior sistema per non prendersi un raffreddore o peggio. Finito di piovere ti spogli e ti cambi tutto, ma le cose umide dal caldo sono canottiera e pantaloncini e mutande”.
    
    “Ma hai dietro anche il cambio delle mutande?” si cambio mutande e canottiera”
    
    “Mmm, ma che previdente che sei, mi piacerà vederti, con la roba che tiri fuori da quel tuo zainetto”
    
    Mentre stiamo chiaccherando innesta la marcia e con un buon colpo il mezzo si rimette in movimento.
    
    Sobbalziamo sullo sterrato ed ogni tanto ci urtiamo a vicenda, o meglio ci andiamo a toccare.
    
    “questo tratto si balla moltissimo, ma me piace seguire il movimento dei sobbalzi e anche venire a sbattere contro di te, spalla o braccia, ma è piacevole”
    
    “si vero è quasi come essere su una giostra, quelle che da bambino si facevano volentieri perché erano imprevedibili nei movimenti e spostamenti.”
    
    Il reattore procedeva piano per non ...
    ... saltellare troppo…”qui si balla di più, è il tratto più incasinato, se vuoi tieniti a me così riesci a contenere lo sballottare”, lo guardo e “ dove posso tenermi, non vi è bracciolo o maniglia, solo tu ma dove per non disturbarti la guida?”
    
    Mi guarda e sorride con uno sguardo furbetto (così lo definisco io), “guarda se vuoi o ti tieni alla mia coscia o alla mia cintura dei pantaloni”, allora poggio la mano aperta sulla sua cosci più vicina al ginocchio, penso che essendo meno grossa sia più facile tenere l’eventuale presa.
    
    Al primo sobbalzo forte stringo ma scivolo perché non voglio fargli male.
    
    Lui mi guarda e scoppia in una bella e sonora risata “ devi stringere più forte altrimenti rischi di sbattere sulla cabina, e posizionati più alto così hai maggior presa”. Io mi posiziono meglio sul mezzo sedile a disposizione e poi pongo la mano aperta a metà coscia e stringo, “ dici che qui va bene?”
    
    “Dipende da te e cosa vuoi, io starei più su ancora, così se impugni sei sicuro che non succede più nulla sugli sbalottamenti, ma su altro sicuramente si”. Lo guardo e non so se ho capito bene “sposto la mano più in alto e raggiungo coscia e inguine “intendevi qui?” chiedo e subito mi accorgo della bestialità che ho detto e chiesto. La risposta che ormai ere lucida nella mia testa la sento chiara e quasi con tono ridicolo nei miei confronti “Be li non credo che riusciresti a tenerti, intendevo più centrale e un pochino più in alto”
    
    Sposto la mano e, spostandomi sul mezzo ...
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