Avventura in cucina - destini incrociati ep 3 - Racconti Erotici

Avventura in cucina - destini incrociati ep 3

Il Natale è appena trascorso, ed è questo un periodo intensissimo per Carlo, chef nel ristorante I Portici, al centro della città. In questo periodo di feste l'attività aumenta, molti clienti con grandi aspettative e ritmi frenetici. È il primo giorno dell'anno e Carlo si reca al ristorante, dopo aver riposato qualche ora in seguito al tour de force per il cenone di Capodanno, per sistemare e pulire. I suoi dipendenti hanno la giornata libera, ma a lui non piace lasciare il ristorante in disordine, il suo carattere preciso e puntuale glie lo impedisce.

Entra quindi dalla porta di servizio e si reca subito in cucina, si mette il grembiule da lavoro e, armato di spugna e detersivo inizia a lavorare di gomito. Mentre lavora è abituato ad ascoltare musica, così non sente che nella stanza è entrato Gian, l'ultimo cameriere assunto. Gian è un ragazzo molto educato e gentile, dall'aspetto fanciullesco: poca barba, biondo, occhi verdi, abbastanza magro e slanciato.

Carlo lo vede improvvisamente davanti a sè e fa un sobbalzo per lo spavento

"Cavoli Gian, non farlo mai più! Mi hai spaventato! Ma cosa ci fai qui?" dice con tono deciso, tipico del suo carattere.

"Mi scusi signor Carlo, ero venuto a riprendere il cellulare perchè l'ho dimenticato qui questa notte dopo aver chiuso." Dice Gian con tono sommesso, dispiaciuto per quanto accaduto.

"Non ti preoccupare Gian, nessun problema, solo non ti avevo sentito entrare" lo rassicura Carlo, ripresosi dallo spavento.

Nel ...

... frattempo Gian si è recato all'armadietto di servizio, dove il personale depone gli oggetti personali prima di iniziare il turno; si piega per cercare il telefono dando le spalle a Carlo.

Ed ecco, l'improvvisa visione perfetta che accende un'improvvisa voglia nei muscoli possenti di Carlo, e che gli ha fatto ricordare i momenti di passione vissuti alcuni mesi prima con gli amici durante l'addio al celibato al mare. Nel piegarsi infatti Gian ha mostrato le natiche, la cui rotondità è messa in risalto dai pantaloni indossati, abbastanza attillati da far intravedere l'elastico degli slip. L'abbassamento ha inoltre scoperto una sottile striscia di pelle, ricoperta da una leggera peluria bionda. A quella visione Carlo non ha retto:

"Complimenti, hai proprio un bel fondo!" Dice con un leggero tono ammiccante.

"Come scusi?!" Esclama Gian rialzandosi subito e arrossendo per l'imbarazzo.

"Si insomma, non c'è nulla di cui vergognarsi, anzi.

Sono rari i ragazzi a cui madre natura ha concesso un dono così! Non ti imbarazzare, è normale che noi uomini siamo attratti dalle cose belle. Tu non lo sei?"

"Beh... Ecco... Si lo sono ma... Signor Carlo la ringrazio per il complimento ma non pensavo che lei apprezzasse i corpi maschili..."

"E perchè no? Un corpo bello lo è indipendentemente dal fatto che sia maschile o femminile. E il tuo è proprio bello. Non ti nascondo la voglia di goderne un po'"

Il volto di Gian si fa ancora più rosso e la voce più bassa.

"Ecco io, non ...