1. Della Sodomia


    Data: 15/06/2021, Categorie: Etero Autore: clary

    ... che si occupasse della mia fighetta, avevo accettato le avances del capo contabile della ditta dove lavoravo.La nostra relazione durava già da un mese e per incontrarci avevamo messo la scusa di dover lavorare il sabato mattina per riordinare la contabilità.E proprio una di quelle mattine ero sdraiata sulla sua scrivania e mi stavo godendo una leccata di figa con i fiocchi.Albert, così si chiamava, mi stava leccando da un po� preparandomi alla successiva scopata e beveva avidamente tutti i succhi che il piacere mi faceva colare dalla figa surriscaldata.Lentamente la sua mano scese in basso ed un dito prese a giocare con il mio forellino, tutto unto dai miei umori.Ad una leggera pressione il dito entrò senza fatica.�Aaahhh !!� � il gemito di piacere mi sfuggì dalle labbra come un respiro a lungo trattenuto.�Uuhhmm che bel culetto morbido!� � disse Albert sollevando le labbra dalle mie intime.Poi rimettendosi al lavoro scivolò verso il basso e dopo averle ben allargate m�infilò la lingua tra le natiche ed iniziò a leccarmi il forellinoSentivo la lingua lavorami il buchetto sempre più in profondità, la mia eccitazione salì al massimo e mi rilassai sul tavolo.Sentendo il mio rilassamento e che la sua lingua poteva entrare, lui la spinse in profondità.Iniziai a gemere piano, sentivo la lingua entrare e uscire, calda e umida, si muoveva come un serpente, tanto era lunga e dura.�Scommetto che questo tuo marito non te lo ha mai fatto. � disse sollevandosi e posizionandosi tra ...
    ... le mie cosce aperte.�No, mai� � risposi ansimando � �è favoloso, ma ora vieni, scopami, ho voglia di sentirti dentro.��E� un peccato perché un culetto bello e morbido come il tuo andrebbe onorato.��Aaaggghh!� � il rantolo uscì in un soffio dalle mie labbra mentre la sua asta penetrava nel mio ventre come nel burro.Cominciò a scoparmi con lentezza e metodo ed io, già surriscaldata dai lunghi preliminari, non tardai ad arrivare al primo orgasmo liberatorio.Lui non si fermò portandomi in breve ad un altro bellissimo orgasmo.Mentre stavo riprendendomi dal piacere uscì dalla mia figa allagata e scivolò verso il basso puntando il glande all�entrata del secondo canale.M�irrigidii e guardandolo negli occhi:�Cosa vuoi fare?� � chiesi.�Rilassati, lascia fare a me; vedrai sarà bello� � poi continuando a darmi dei colpetti leggeri � �Ma tuo marito non ti ha mai inculata?��No, mai� � risposi � �non l�ho mai fatto� � tralasciai di dirgli che da sola mi ero sodomizzata tante volte, sia con le dita che con altri oggetti.Albert ci sapeva fare, mi prese i seni nelle mani e cominciò a solleticare i capezzoli; il piacere che ne derivava allentò la tensione e da sola gli andai incontro più giù, accompagnando con piccole spinte la mazza che cercava di violarmi il culetto.Spinse con più forza e la cappella, lubrificata dai miei umori, passò lo sfintere.Mi sfuggì un urletto e lui si fermò.Il piacere che mi derivava dal sentire il mio muscoletto stretto intorno al suo cazzo, superò la paura della ...
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