1. I giardinetti 3


    Data: 02/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: overbsx, Fonte: Annunci69

    ... succhiarlo, ma non potevo, dovevo fare come mi aveva detto il signore. Mi segavo velocemente, dovevo sborrare prima di lui, Marco si soffermò su una foto dove un tizio aveva un cazzo in bocca e dai lati della stessa colava sborra. La mano destra si muoveva freneticamente, e mentre la sborra usciva, la facevo colare sulla sinistra chiusa a coppa. Marco fu colpito dagli spasmi del mio ventre, ma fu ancora più colpito quando vide portarmi la mano alla bocca e leccare il mio stesso sugo: lo guardavo mentre aumentava il ritmo della sega, schizzo contro il suo petto, vedevo quella crema bianca colare lentamente sul ventre. Ora era rilassato, rimase ad occhi chiusi con la mano che stringeva il cazzo ancora pulsante, la mano chiusa intorno alla sua capocchia aveva creato una coppetta colma di sborra. Fu a quel punto che presi coraggio, mi abbassai sul suo ventre e, delicatamente mi misi a leccare tutti quei filamenti di sborra. Lo facevo piano piano, la prelevavo con la lingua e la ingoiavo. Lentamente giunsi al suo cazzo ancora chiuso nella mano, immersi le labbra in quella coppetta piena di nettare, ed aspirai. Mentre facevo ciò, non guardavo Marco, non potevo, avrei rischiato di bloccarmi; compresi comunque che gradiva quando liberò il cazzo dalla mano facendomelo entrare in bocca. Lui era completamente rilassato mentre io facevo roteare la lingua tutto intorno alla capocchia, era facile per me farlo entrare tutto, riuscivo anche a toccarli le palline con la bocca, lo riempivo di ...
    ... saliva e lo ingoiavo nuovamente; Marco ormai si lamentava solamente mentre il suo cazzo prendeva nuovamente vigore nella mia bocca. Era durissimo, con la mia esperienza, era facile portarlo al punto di non ritorno. Avvertì la cappella gonfiarsi ulteriormente mentre lui disse: “togliti sto per godere”.
    
    Visto che non abbandonavo la presa, cercò di allontanarmi con la mano, ma ormai avevo la bocca piena e continuavo a mungere quel cazzo che da tempo desideravo. Mi fermai solo quando lo ebbi ben pulito da tutti i grumi di quel nettare che amavo. Sollevai il mio viso dal suo ventre, e solo allora lo guardai. Aveva uno sguardo disorientato, cercò di guardare nel nulla mentre mi disse: “scusa non volevo, non sono riuscito a controllarmi” Cazzo! Non aveva capito che ero stato io a volerlo; povero Marco si scusava dopo essere stato costretto a subire un pompino, il suo primo pompino.
    
    Spettava a me ora rassicurarlo, lo feci dandole un bacio sulla guancia, lui di rimando mi chiese se fosse stato molto brutto quello che mi aveva fatto!!!! Si, Marco è proprio puro. Da come ci salutammo, compresi che stava iniziando una nuova storia.
    
    Rimasto solo, pensai al sapore della sborra di Marco, ne dedussi che la sua era molto dolce, aveva un gusto diverso dalla mia e da quella del signore, non avevo la bocca amara quando la ingoiavo.
    
    Desideravo arrivasse subito pomeriggio per raccontare tutto al signore, sarebbe stato contento per come ero stato bravo; o forse ora che avevo Marco non ...