1. Ed io, ti sono mancato?


    Data: 16/06/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: iprimipassi

    �Rieccomi qui�.�Bene. Passato un bel weekend?�.�Discreto, dai�.�Mi fa piacere. E dimmi, ti sono mancata?��Certo. Ed io?��Posso farne a meno. Come vedi sono sopravvissuta ugualmente�.A quell�ultimo messaggio, Alessio non replicò. O, almeno, non lo fece subito. Sapeva bene dove Giulia volesse andare a parare, e pensò di tenerla sulla corda, prendendo le redini di quel gioco. Ignorò il successivo �Allora? Non rispondi più?�, limitandosi ad un succinto quanto antipatico �Buonanotte� pochi minuti più tardi.La mattina successiva, di buon�ora, si preparò e piombò a casa della sua interlocutrice. Bussò con piglio deciso, avvertì il movimento dello spioncino e, dopo qualche secondo, vide la porta aprirsi e la ragazza mostrarsi davanti a lui con un vestitino estivo, corto e scollato, che poco celava delle sue abbondanti forme.�Così dici che puoi fare a meno di me, eh?�, le chiese, entrando in casa di prepotenza e spingendo appena all�indietro Giulia, per richiudersi la porta alle spalle.�Ma sei impazzito? Cosa diavolo ci fai qui?�, replicò lei, alterata.�Voglio verificare quanto ti riesce facile fare ciò che affermi�, le rispose Alessio, sbattendola contro il muro e facendo quasi aderire il suo corpo a quello della ragazza.Lei non tentò neppure di divincolarsi, limitandosi ad uno stizzito: �Tu sei molto più fuori di testa di quanto pensassi! Lasciami o mi metto a urlare!�.Alessio le bloccò i polsi sopra la testa, con una delle sue mani. Con l�altra, l�afferrò dal collo, ...
    ... avvicinando il viso al suo. Le sfiorò le guance, la bocca, il mento. Le strinse tra le labbra il lobo dell�orecchio, sussurrandole �Risparmia il fiato� ti servirà tra poco��. Dopodiché, continuò a scendere lungo il collo, dapprima usando solo le labbra appena schiuse, poi mordendola delicatamente ma con decisione.Gli occhi di Giulia si riempirono, al contempo, di rabbia e lussuria. Avrebbe voluto allontanarlo e buttarlo fuori di casa, ma non riusciva a resistergli. Le sue difese cadevano una dopo l�altra, mentre Alessio continuava a baciarla e morderla, a fare di lei ciò che voleva, senza che il suo corpo tentasse minimamente di contrastarlo.Capito l�andazzo, Alessio liberò le mani della ragazza, che si limitò a farle cadere lungo i fianchi. Lui le abbassò le spalline del vestitino e del reggiseno, facendo scivolare per terra gli indumenti e lasciandola coperta solo da un paio di mutandine di pizzo.Fece scorrere un dito lungo il corpo di lei, fino ad incontrare proprio il tessuto delle mutandine. La fissò negli occhi. �Allora non hai capito nulla�, le disse.�Io� non��, balbettò Giulia, non potendo fare a meno di schiudere appena le gambe con sguardo assente.Nel frattempo, Alessio risalì a giocare coi suoi seni. Li strizzò, poi si dedicò ai capezzoli, stringendoli tra le dita, tirandoli, torcendoli. Sapeva bene che zona sensibile fosse per lei. Difatti, non tardarono ad indurirsi. E la ragazza a sospirare per quel rude contatto.L�indice dell�altra mano, intanto, si insinuò sotto le ...
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