Lunga parentesi clandestina
Data: 16/06/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: reninytxis
Ada
Una splendida mora dagli occhi cangianti, carnagione ambrata, naso leggermente aquilino. A prima vista potrebbe passare per una donna mediorientale e ne ha tutto il fascino e la sensualità. Spesso Luca scherzava paragonandola al personaggio del “Giro Del Mondo in 80 Giorni”.
-Con una semplice U saresti perfetta! – diceva.
-A te manca un elefante per esser Phileas Fog. – rispondeva lei. Poi, avvicinandosi, gli afferrava la patta – In compenso qui c’è un cavallo di razza …
Trentacinque anni portati con una grazia da adolescente facevano di lei un oggetto dei desideri scontato: era corteggiatissima da tutti. E qui si intende ogni essere umano sessualmente attivo … o sedicente tale, come il signor Pacifico, del primo piano, quasi centenario. Ogni volta che la incrociava si profondeva in inchini vecchia maniera, complimenti e allusioni.
-Mi sembra di sentire violini che suonano il Minuetto di Boccherini. – raccontava poi a Luca. – E me lo vedo vestito in marsina, calzettoni e parrucca con tanto di codino.
-Già. – rideva Luca – Casanova in pannolone!
-Uomo crudele! A me fa una tenerezza!
*************
Il campanello suonò.
-Ciao Terry!
Teresa, una magnifica signora amica della coppia, si dilettava di massaggi rilassanti. E pare fosse piuttosto brava.
Aveva cercato di coinvolgere tanto Ada che Luca nel suo giro, senza grande successo. Finché Ada aveva ceduto.
-Allora, tesoro, pronta a risvegliare i tuoi chakra?
-Amore, i miei chakra sono ...
... ben svegli. Piuttosto vorrei dargli una calmata. – rispose Ada.
-Attenta a usare certe parole … - mormorò Terry per non farsi udire, ammirando il superbo posteriore di Ada e paragonandolo a quello di una pantera su una passerella.
Donna molto pratica, Ada aveva attrezzato un lettino per massaggi con qualche asse, due cavalletti e qualche materassino da campeggio preso in prestito. Si distese prona, completamente nuda e Terry soppresse un sospiro. Si unse le mani.
-Olio di gelsomino, classico e perfetto per te, piccola principessa. – disse Terry. Ada sorrise compiaciuta, ad occhi chiusi, pregustando il tocco di mani esperte.
Terry era davvero brava: prima le mani accarezzarono lentamente ma energiche le spalle e la schiena, scendendo lungo i fianchi e risalendo lungo il solco della spina dorsale, e ancora, e ancora. Si concentrò quindi sui lombi, descrivendo cerchi con i pollici attorno alle fossette di Venere.
Scivolò rapidamente lungo le cosce e le gambe e dalle caviglie riprese a massaggiare con la stessa energia e lentezza prima i polpacci, poi il cavo popliteo e su fino alle cosce.
-Uffa! Sto sudando. Mi tolgo la felpa. Tu intanto girati. Come ti senti?
Ada si girò sulla schiena.
-Magnificamente. – mormorò sorridendo.
Terry ebbe un attimo di esitazione. Divorava con gli occhi quella scultura d’ambra, dai piedi perfetti, lungo le gambe, soffermandosi a deglutire all’altezza del Monte di Venere col suo boschetto sacro scolpito ad arte da un divino ...