Una calda sera d'estate
Data: 16/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: ontrawel
Era una di quelle afose sere d’estate, anche se folate di vento lasciavano presagire l’arrivo di un temporale, stavo guidando per ritornare verso casa, dopo aver trascorso la serata a cena in casa di amici, afferro il pacchetto di sigarette dal porta oggetti….vuoto. Anche per un fumatore seppure non incallito, l’inconveniente diventa un problema pertanto, dato che l’orario di chiusura delle tabaccherie, è trascorso da tempo, mi accingo alla ricerca di un distributore automatico.
Percorro poche centinaia di metri quando mi imbatto nell’inequivocabile insegna luminosa T. Sono fortunato, penso, non ho nemmeno dovuto cercare troppo, metto la freccia, accosto e mentre mi accingo a parcheggiare, una figura snella a passo veloce attraversa la strada e sale sul marciapiedi a pochi metri dal muso della mia auto, passa davanti ai fanali e posso vedere una bella signora, mora, capelli corti e ha quanto la semi oscurità mi consente di intravvedere, due gambe tornite che spuntano da un ampia gonna bianca.
Scendo dall’auto e noto che la signora mi ha preceduto alla macchinetta distributrice, quindi mi arresto a pochi metri per non risultare invadente, cogliendo nel frattempo l’occasione di ammirare la piacente figura che ho di fronte. La vedo armeggiare ripetutamente con una banconota che non ne vuol sapere di farsi accettare e dopo diversi tentativi andati a vuoto, si gira e con aria costernata mentre si aggiustava i capelli scompigliati dal vento ….
" Mi scusi, non avrebbe ...
... mica una banconota da cambiarmi? Questa non vuole entrare!"
Con quel sorriso e quegli occhi avrebbe potuto chiedermi qualsiasi e avrei fatto di tutto per accontentarla. Infilo una mano in tasca, sfilo un biglietto da cinque euro….
"Provi con questa" dico mentre le porgo la banconota…e nel farlo credo non sia passato inosservato lo sguardo indagatore all’interno della generosa scollatura della canotta. Appena il tempo di vederla ritirare le sigarette ed ecco le prime grosse gocce di pioggia, dapprima rade, poi via via sempre più fitte e violente, un vero fortunale appena riparati dal piccolo cupolino al di sopra dell’erogatore di sigarette.
" Non ci voleva, ora come faccio! " esclama un po’ stizzita….
" Se non le crea problemi, le posso dare un passaggio." Mi guarda, riflette un po’ sulla mia proposta poi……
" D’accordo " e con un sorriso…" Spero di potermi fidare!"
Faccio pochi passi di corsa fino all’auto, infradiciandomi, per prendere un ombrello dal baule, poi ritorno da lei prendendola sottobraccio per accompagnarla fino alla macchina, approfittando per dare un’occhiata molto gradevole alle sue gambe che nell’atto di accomodarsi ,che la gonna leggermente risalita mi permette di ammirare.
Avvio il motore e chiedo a Patrizia, come mi disse successivamente di chiamarsi…. "Dove la accompagno? " Ricevute le indicazioni, avvio l’auto, il tratto di strada da percorrere era molto breve, un vero peccato data la piacevole compagnia, anche se la mia camicia ...