1. LETTERE DAL LAGO DI BLED


    Data: 17/06/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Dunklenacht

    ... scalpitare di zoccoli di cavalli. Un calessino passava lungo il viale piantato a faggi, che costeggiava il lago, dalle acque di smeraldo; sul divanetto di quella vettura potei discernere due giovani, un uomo e una donna, che si tenevano abbracciati e si davano dei baci sulla bocca. Erano di ritorno dalla loro passeggiata e non esitavano a darsi alle loro effusioni amorose. Nessuno li conosceva, nessuno sapeva di quei baci, né della mano di quel giovane, posata su uno dei seni della sua compagna, che spuntava nudo da quel corsetto.Un'improvvisa folata di vento fece cadere al suolo non so quante foglie caduche e, dietro ad esse, svanirono i due amanti.- Portate pure il mio baule nella mia camera, io verrò poi, perché desidero fare una visita al villaggio � dissi.Era mezzogiorno e pareva davvero che il sole fosse spuntato all'improvviso. Mentre passeggiavo tutta sola lungo il lago, prima di appressarmi a Bled, non m'infastidiva la mano invisibile della brezza, che scompigliava i miei lunghi capelli, divenuti come porpora. La mia pelle bianca, le mie labbra dipinte di rosso regalavano sogni.Un rullo di tamburi mi ricondusse alla realtà. Ecco passare davanti a me, lungo uno dei viali, un gruppo di soldati, in alta uniforme, vestiti come per la parata. Alcuni, come vi ho accennato, suonavano il tamburo, con delle bacchette di legno che producevano un gran frastuono. Ebbi modo di discernere anche delle fanfare; il loro ottone scintillò vivacemente nel sole, mentre intonavano ...
    ... chissà quale melodia. Forse, era l'inno della patria, non so, non so... Vidi anche degli altri suonatori, in divisa, che producevano dei suoni magici e come affascinanti, con i loro oboi e clarinetti, mentre una gran folla salutava tutti, con uno scroscio di applausi e mille grida d'incitamento.- Bene! Bravi! Suonate ancora, per tutte le nostre bandiere!Ad un tratto, da un viottolo sperduto sbucò un mulo, che portava sulla groppa delle ceste colme di dolci e di doni, che gruppi di fanciulli non esitarono a raccogliere. Quanti schiamazzi! Mi parve che quei pargoli portassero dei grandi fiocchi bianchi e celesti, erano tutti vestiti a festa e li accompagnavano i loro genitori. Alcuni di essi dovevano essere orfani, poiché non li accompagnava nessuno. Da dietro le imposte delle case, che sembravano bruciare nel sole d'autunno, si affacciarono alcune giovani donne, per gridare il loro amore ai rispettivi innamorati, che passavano nella folla...Fu allora che m'accorsi di un vecchio, vestito di cenci, ma nobile nell'animo e nel portamento. Egli camminava appoggiandosi ad un bastone, costruito con il legno di quei boschi; nessuno avrebbe saputo dire quante primavere egli avesse visto.- Che cos'&egrave tutto questo? - gli chiesi appassionatamente. - Ditemelo, buon uomo, ve ne prego!- &egrave la festa del patrono � mi rispose. - Possibile che non lo sappiate?- Oh, no, davvero non sapevo! Sono nuova in questo luogo.- Com'&egrave strano... Avete l'aria di chi ha vissuto a questo mondo per ...