Un debole per suo padre
Data: 17/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Emanuele, Fonte: EroticiRacconti
... dopo si staccò e cominciò ad infilare un dito. "Uhhmmm.. Io lo so che ti piace, brutta cagna.” Sussurrò piano. Io godevo e ansimavo. L’unica cosa che riuscivo a fare era segarmi l'uccello come un forsennato mentre lui alternava le dita che mi penetravano. Sentii poi che piano piano ne infilò due, poi tre, poi quattro.. Il mio ano era una voragine. "Da adesso in poi sarò tuo padre. Hai capito?" "Si Papà", dissi senza un minimo di ritegno. "Lo vuoi il cazzo?” "Si Papà.” " Ti piace? Lo vuoi dentro? Vuoi che ti riempa?" "Fammi tuo, Papà” Affondò il pene nel mio ano. Chiusi gli occhi e vidi bianco dal dolore. Gemetti. Lui non aspettò certo che il mio buco si bagnasse per facilitarne la scopata. Mi montò come se io fossi un oggetto di uso esclusivamente sessuale. Ero a pancia in su, con le gambe divaricate e gemevo in maniera istintiva. Lui con foga mi affondava quell'arnese nel più profondo del mio corpo e mi scopava con una violenza inaudita. Cominciò a sudare, quindi tolse la maglietta. Appena vidi il suo busto, il mio pene prese a gocciolare. Gli strinsi i capezzoli e lui, dopo questo gesto, si levò. Mi mise prono a terra, si poggiò su di me e affondo quel cazzo come se fosse una spada. Mi scopò con ancora più foga. Io stavo per piangere dal godimento: la mia espressione era un misto di dolore e godimento puro. Mi montava con inaudita violenza, si fermava soltanto per sculacciarmi o per sputarsi sul cazzo. Sentii aumentare la potenza dei suoi fianchi e il suo respiro si fece ...
... affannato. Pochi secondi dopo emise gemiti profondi e scuri dal petto, rallentò e infine si fermò. Sentivo il suo cazzo pulsarmi nelle viscere. Sentivo l’intestino pieno. Levò il cazzo e con mia grande sorpresa prese a leccarmi il buco grondante di liquido. Io tremavo. "Alzati e segati. Vienimi addosso.” Si sedette sul divano con le gambe a aperte, il pene ancora in tiro e tutto bagnato. Prese a toccarsi piano e intanto mi guardava negli occhi. Mi alzai e mi avvicinai a lui, masturbandomi con vigore per dargli il mio seme il prima possibile. "Vienimi sul cazzo." Gemetti e lanciai cinque schizzi che lo colpirono sulla barba, sul collo, nel capezzolo destro e sulla pancia. Il resto gocciolò pesantemente sul suo arnese. "Adesso rimangiatelo e fammi venire di nuovo." "Si Papà!". Leccai tutto il mio seme dalla faccia e dalla pancia. Passai poi al pene. Affondai la mia bocca fino a toccargli le palle. Lavorai quella mazza per diversi minuti, sbavando e lasciando che la saliva si mescolasse con il mio sperma. Lui sembrava godere ancora di più a guardarmi. Aumentai la velocità. Su e giù. La mano che mi accompagnava. Dalla punta del glande alla base dell’asta. Veloce e con la saliva che mi colava tra le mani. Prima pulsazione. "Hmmm.. Non fermarti.” disse. Seconda pulsazione accompagnata da un movimento in avanti del bacino. "Dai.. Guai a te se ti stacchi." Terza pulsazione. Lo sentii tremare. "Ahhhhhh!!! Hmmmmm!! Ohhhh..!" esclamò. Mi resi conto che mentre lui gemeva, la cosa mi eccitò ...