Eccentrica Alessandra
Data: 02/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Golem
... muoverle ed agitarle, portandole ritmicamente e velocemente dentro e fuori di lei.“Aaaaah!” si lasciò scappare lei. Un gemito più intenso, più forte, seguito da un altro, ed un altro ancora, la sua mano mi prese il membro ed iniziò a farmi una sega, incapace, in quel momento di grida di piacere, di prenderlo in bocca. Iniziò ad agitarsi, gemendo sempre di più, con maggiore forza ed intensità e muovendosi al ritmo delle mie dita con crescente rapidità e fervore.“Godo! Porca troia godo!” disse, portandosi le dita alla vagina mentre i suoi umori ne fuoriuscivano, evocati dal fluido e rapido movimento delle mie falangi fino a quando, tremante di piacere, ella non si lasciò andare, cedendo all’orgasmo, cadendo su di me, finendo col corpo inerme, appoggiato al mio ed il volto, affondato tra le mie gambe, ansimante di piacere ed intento ad assaporarmi le palle in un paradisiaco momento di raccoglimento post orgasmico.Ritrovando le forze, Alessandra scivolò verso il pavimento, ove, ben presto, la vidi posizionarsi a carponi, il suo sedere tondo e voglioso puntatomi contro, le sue dita intente a penetrarla, dandole rinnovato piacere. Si girò e guardandomi da dietro le lenti, dopo essersi passata la lingua sulle labbra, ella mi chiamò a se.“Fottimi…” disse “Riempimi del tuo cazzo…sono tua…”Mi avvicinai a lei e, piegando le gambe, mi abbassai, poggiando il glande sulla sua figa, aperta, bagnata e pronta ad accogliermi.“Si…” squittì quasi lei, sentendomi infilare la punta ...
... “…scopami!”Sentii la sua carne bagnata farsi infilare e subito, il turbine di gemiti e grida riprese. Il mio pube prese a muoversi, accelerando dolcemente i suoi movimenti. Alessandra mi chiamò a se, voltando la testa e guardandomi e, con il viso preda del piacere, mi portò le mani ai seni, incoraggiandomi con il movimento delle sue dita a mungerla mentre la montavo. Accettai volentieri e presi a massaggiarle i seni, usandoli per darmi ulteriore spinta ed entrare in lei con più voracia.“Di più..” la sentii dire, ed accelerai, stringendole i capezzoli con le dita. La sentii gemere nuovamente e percepii i primi, nuovi tremolii del suo corpo. L’orgasmo l’aveva resa più sensibile ed ora, era in preda al piacevole moto del nostro atto piacevolmente impuro.“Ancora…” insistette “…ancora più veloce…” ed iniziai a sentire il suono piacevole dell’urto tra i nostri corpi, mentre il mio cazzo prendeva a sfondarla con sempre minore indugio “Fammi tua…lo voglio tutto!”Le parole di Alessandra, dette in quell’accento solitamente fastidioso, mi accesero. La cadenza le rendeva, in qualche modo, più volgari, più vogliose, più eccitanti. Presi a spingere con più forza, usando il mio peso per montarla, come si farebbe una cavalla e più lo facevo, più la udivo gemere e tremare, chiedendomi di farla mia, di mungerla ancora più forte e di farla godere. Sentivo anche il mio culmine avvicinarsi mentre la scopavo, stringendole saldamente le tette, guardandola godere come una porca del mio corpo. Fu allora che lei mi ...