1. Tutti gli uomini ( o quasi ) di Anna


    Data: 18/06/2021, Categorie: Etero Autore: rose13

    AntonioLavoravo in quella fabbrica da qualche mese quando mi cambiarono di reparto.Era un industria tessile, e dal controllo finito passai alla tintoria.Non si stava male, ma ero l'unica ragazza in mezzo a tanti uomini. Ma mentre loro facevano i turni, io lavoravo in giornata.Uno dei due capi turno era un arrogante insopportabile, Antonio appunto.Non lo sopportava nessuno, io per prima.Io avevo solo ventitré anni , lui ne aveva circa venti più di me. Non era un brutto uomo, anzi, moro occhi scuri, fisico asciutto, ma il suo pessimo carattere oscurava tutto il resto.Poi una sera d'estate, poco prima che uscissi dal lavoro, entrò nel piccolo ufficio in qui lavoravo, imprecando parole insensate su una macchinario che si era rotto o roba del genere.Non gli prestai attenzione. Notai che era sudato fradicio. Si tolse la maglietta per cambiarsela. Mi ritrovai a fissarlo a bocca aperta. Mi si smosse qualcosa dentro e da quella sera iniziai a pensare a lui in modo diverso.Mi ritrovavo spesso a fissarlo al di là della finestra di fronte al mio posto di lavoro, fantasticando su di lui.Più di una volta mi sorprese a farlo, ma non disse mai nulla.Un giorno stavo svolgendo un lavoro che mi assorbiva completamente, e non mi accorsi che lui mi si avvicinò.�Puoi smettere di farlo?� mi chiese.Sobbalzai e lo fulminai con lo sguardo, per poi arrossire come una ragazzina.�Cosa? Sto lavorando..��Intendo quella cosa che fai con la lingua..�Non capivo che cavolo stava dicendo. Poi capii che si ...
    ... riferiva al fatto che quando mi concentravo su un lavoro mi passavo spesso la lingua sulle labbra.Non riusci a rispondergli , che già era uscito.Stronzo! Furiosa mi diressi alla macchinetta del caff&egrave dove incontrai una mia collega, e le raccontai quello che era appena accaduto.Lei alzò le spalle e per tutta risposta mi disse secca:�Anna..glielo avrai fatto venire duro!� e poi scoppiò a ridere.Quella frase mi restò in testa per tutto il resto del giorno.E se fosse stato così veramente?Potevo davvero sedurlo con così poco? E se avessi osato di più?Non ero una sciocca verginella. Mi piacevano gli uomini e mi piaceva il sesso, quindi perch&egrave no?Il giorno dopo mi presentai al lavoro con una maglietta scollata che lasciava spazio a poca immaginazione.Lui era di mattina quella settimana e quando mi vide, dapprima distolse lo sguardo, poi lo riportò subito sulle mie tette.Dentro di me sorrisi compiaciuta.Più tardi venne in ufficio e non proferì parola per molto tempo. Poi mi chiese una cosa di lavoro e io mi avvicinai alla sua scrivania, chinandomi in avanti, in modo da offrirgli una visuale mirata.Notai il suo imbarazzo e immaginai la sua bocca che mi succhiava i capezzoli.Per tutta la settimana giocai così con lui.La settimana dopo, toccava il turno di pomeriggio. Venne a chiedermi di restare un ora in più la sera che aveva bisogno di me in magazzino. Un grande magazzino, poco illuminato.Venne a chiamarmi verso le cinque e lo seguii tra gli scaffali. Non sapevo che cosa ...
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