1. Tutti gli uomini ( o quasi ) di Anna


    Data: 18/06/2021, Categorie: Etero Autore: rose13

    ... stessimo cercando, poi si infilò in un corridoio stretto.Iniziò a cercare qualcosa sui ripiani e mi invitò a fare lo stesso sullo scaffale di fianco al suo.Non sono molto alta e per arrivare sul ripiano più alto dovetti appoggiarmi in punta di piedi.Lui si spostò dietro di me, premendo leggermente il suo corpo sul mio.Mi si bloccò il respiro, ma non aspettavo altro.Senza dire niente, lui continuò per la sua strada.La presi come una sfida.Di ritorno dal magazzino feci in modo di stargli davanti, feci cadere una scatolina a terra e mi chinai a prenderla, mettendo bene in mostra il mio culo. Sentii i suoi passi fermarsi dietro di me, ma ancora non disse o non fece niente.La scena si ripresentò il giorno dopo.Questa volta seccata gli chiesi cosa dovevamo prendere.�Te lo dico quando siamo lì� fu la sua risposta secca.Ancora una volta mi fece cercare del materiale su un ripiano posto in alto. E io sempre in punta di piedi appoggiata alla scaffale che mi allungavo.Anche questa volta lui mi passò dietro, facendo premere il suo corpo sul mio, ma stavolta si fermò.Nessuno dei due disse nulla. Sentivo solo il suo fiato caldo sul collo.Incarnai leggermente il bacino, e lui premette ancora di più il suo corpo al mio. Non potevo muovermi. Non volevo farlo. Gemetti quando finalmente si decise a portare le mani al mio seno. Me li strinse forte con quelle mani grandi e callose. Mi fece voltare e mi fissò per un istante negli occhi. Non abbassai lo sguardo e lui mi cacciò la lingua in bocca. ...
    ... Fu un bacio intenso e passionale che mi accese dentro. La vagina mi pulsava e mi faceva male per l'eccitazione. Ma non volevo che si fermasse.Le sue mani si mossero verso il basso, dentro ai miei pantaloncini di jersey. Sfiorò il cotone degli slip e senza tanti complimenti lo spostò per arrivare a quello che gli interessava veramente. Mi chiesi cosa stava pensando, quando toccò la mia patatina liscia e depilata, ma completamente bagnata fradicia.Si fece strada tra le grandi labbra e mi sfiorò il clitoride. Gemettì vogliosa e lui si fermò. Estrasse la mano dalle mie mutande e si annusò le dita. Mi guardò pieno di brama.�Stasera &egrave meglio che ti fermi fino alle dieci...abbiamo un sacco di lavoro.�Poi se ne andò lasciandomi lì, con le gambe che tremavano.Gli altri operai se ne andarono alle nove. Anche il direttore dello stabile se ne era già andato. Eravamo soli. Non osavo alzare gli occhi e incrociare i suoi.Sentivo il suo sguardo su di me. E mi bruciava.Lo sentì avvicinarsi, e mettersi dietro la mia sedia.Poi, con un gesto fulmineo, fece ruotare la sedia verso di sé e mi fece alzare.Prese a baciarmi con foga, toccando, accarezzando ogni parte del mio corpo a sua disposizione.Ardevo, bruciavo e non vedevo l'ora che mi prendesse.Non dovetti aspettare molto.Mi fece voltare, e mi ritrovi a poggiarmi con le mani sul tavolo. Mi abbassò i pantaloncini e slip insieme. Mi accarezzò il culo e poi si inchinò per baciarlo e leccarlo. Godevo da morire, e lui bevve il succo della mia ...