Uno, due e ... (4)
Data: 19/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: reninytxis
... inguinale, baciando e mordendo.
Luisa cominciò a gemere così mi spostai sul suo perineo: era ancora umido degli orgasmi precedenti e cominciai ad accarezzarlo con lunghe e lente pressioni della lingua, scendendo verso il solco delle natiche, con piccole penetrazioni anali, decise, impertinenti. Luisa non fremeva più: contorceva il corpo dal piacere.
Mi distesi comodamente sul ventre e risalii lungo il perineo fino alla base delle grandi labbra. Cominciai a percorrerle lentamente fin quasi a toccare il clitoride, prima una, poi l’altra. Lento, esasperante mi spostai sulle piccole, eseguendo sempre la stessa danza. Ad un gemito più acuto decisi di darle il colpo di grazia: con la bocca spalancata mi avventai sul clitoride, infilando la lingua più profondamente che potei e succhiando il glande. Urlò, afferrandomi la testa e schiacciandomela contro di sé, inarcando la schiena e sollevando le gambe, chiudendosi sulla mia schiena.
Leccai e succhiai con foga e passione, incitato da quella espressione così spettacolare di piacere tanto che tutto attorno a me cessò di esistere.
Ciò che mi richiamò alla realtà fu una sensazione di solletico sul frenulo del glande, ma la ignorai per continuare a torturare Luisa. Il suo sesso produceva copiosamente fluido ed il suo corpo si agitava come se fosse posseduto: non avevo mai assistito ad una tale manifestazione di frenesia sessuale. E più la donna si agitava più mi prendeva la foga di quel cunnilinguo mentre le mie mani ...
... palpavano i suoi fianchi ed i seni. Dietro, una lingua mi percorreva per tutta la lunghezza del membro, saliva su fino alle natiche sondando la mia vulnerabilità, non prima che delle labbra avvolgessero i miei testicoli, tendendo la pelle del sacchetto … nonostante fossi tanto coinvolto da quel che facevo a Luisa, riuscivo ad apprezzare le attenzioni di Domenico. Sentii la sue mani accarezzarmi le membra con lunghi passaggi che partivano dalle caviglie, superavano la natiche violandone il segreto e si fermavano sui fianchi prima di ripercorrere il cammino al contrario.
-Basta … - riuscì a malapena a dire Luisa. – Ti pr … ego, prendimi!
Come ad un segnale, Domenico smise di dedicarsi a me, si alzò e si sedette nuovamente sul divano. Luisa, a fatica, lo raggiunse e senza esitazione si impalò col sesso grondante sul membro del marito ed io ripresi a martoriarle il clitoride strappandole gemiti e rantoli. Adesso avevo entrambe sotto il mio controllo: la lingua sferzava il glande di Luisa, le sue piccole e grandi labbra, l’asta di Domenico e le sue palle, quasi scomparse ormai.
I movimenti dei due perdevano coordinazione talvolta ed io non esitavo ad avventarmi sulla cappella di Domenico che sfuggiva all’abbraccio della vagina, succhiando avidamente e titillando il clitoride di Luisa perché non si interrompesse il fiume di sensazioni che la inondava.
All’ennesima fuga, diressi l’uccello più in basso: gli umori di Luisa scendevano copiosi facendo si che il solco tra le sue ...