1. Per mano nel mondo dei grandi.


    Data: 22/06/2021, Categorie: Etero Autore: Wldi

    ... arrivava alla testa dall�imbarazzo, rimasi fermo nella mia condizione fino a quando sentii il dito di lei appoggiarsi alla base del mio gonfiore e, piano, piano seguire tutta la lunghezza della mia erezione da sopra i pantaloni, quando arrivò in cima si soffermò a massaggiarmi la cappella dapprima solo con il polpastrello dell�indice e poi con tutto il palmo della mano aperta muovendola su e giù piano, piano. L�uccello era ormai arrivato al limite della cintura imprigionato tra la pelle del bacino e la pressione della sua mano, lei in ginocchio davanti a me continuava ad eccitarmi seguendo il ritmo del mio respiro che si faceva sempre più veloce fino a quando un brivido mi prese tutto il corpo insieme ad un gemito: i primi fiotti di sperma arrivarono fin sopra i pantaloni imbrattandomi la maglietta, Antonietta appoggiò il viso sull�inguine stringendomi con le braccia attorno alla vita aspettando gli ultimi sussulti di piacere. Non so per quanto tempo siamo rimasti così: lei in ginocchio allacciata ai miei fianchi, io in piedi con gli occhi chiusi e le mani tra i suoi capelli umidi di sudore, poi si fece coraggio e lentamente si alzò in piedi, mi abbracciò appoggiando la testa sulla mia spalla senza il coraggio di guardarmi negli occhi si lasciò andare ad un pianto sommesso, liberato con pudore come se io non dovessi sentire. Gli scansai i capelli per guardarla ma lei non volle, si staccò da me in modo brusco:� Sono una pazza� disse, � non so cosa mi succede� mio marito ci ...
    ... ammazza tutti e due, anzi: ammazza me che tu potresti essere mio figlio�. Ero senza parole e senza pensieri, in quel momento il protettore degli amanti mi venne in soccorso mettendomi sulla bocca una frase che avevo letto e che sul momento stupì anche me: � Mi hai fatto provare un motivo per vivere, questo mi basta. Vorrei che per te fosse uguale�, gli dissi quasi in un respiro. Girò la testa e mi guardò seria, stette un attimo poi scoppiò a ridere con gli occhi ancora bagnati dal pianto tornò ad abbracciarmi con impeto, all�orecchio mi disse: � Tu non sei un ragazzo, sei un uomo�, gli risposi stringendola. In quel momento capii che non era finita.Quando mi accompagnò alla porta era un�altra persona, era tenera, confusa, la sentivo molto vicina a me e alla mia età come se ci conoscessimo da sempre; quella volta a salutarmi non fu una carezza ma un piccolo bacio sulla guancia molto vicino alla bocca. � Ci vediamo la prossima settimana alla stessa ora�, gli dissi scappando giù per le scale per non sentire la risposta.Per strada camminavo ad un metro da terra con la testa vuota e il cuore pieno di energia, avevo un solo cruccio: ma perché avevo detto: ��tra una settimana�, potevo dire: �domani!?Poi tutto un botto ritornai per terra al pensiero del marito questurino ( = pistola = � mio marito ci ammazza tutti e due��: un�equazione da brividi! ).Per tutta la settimana pensieri erotici si alternarono a scenari drammatici arrivando perfino a maledire la troppa grazia ricevuta ma in ...
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