-
La predatrice
Data: 23/06/2021, Categorie: Sensazioni Autore: Il Delfino
... rinoceronte. Feci ancora un timido passetto. Si rigirò all�improvviso. Disse:�Coraggio. Ancora un passetto e mi puoi saltare addosso.� Mi sentivo mancare, ma dovevo resistere con l�asta del pene ben tesa. Al lato dal letto, mi decisi al grande salto. Abbrancandola ed accarezzandole il seno, stando in piedi sul materasso, visto che le sue cosce erano molto lunghe, glielo infilai dentro dal di dietro. La sentii grugnire come una scrofa, con la nuca sollevata. Disse: �Sì, amore. Così.�Si era rivoltata di scatto, facendomi cadere. Disse: Adesso, mi metto io sopra. Mi distesi sotto di lei, rassegnato. Si era accovacciata tutta su di me che quasi mi schiacciava. Cominciò a muoversi davanti ed indietro, strofinando l�umidiccia vulva sul pene. Cominciò ad urlare come una lupa. Era al culmine del piacere. Stavo raggiungendo l�orgasmo anch�io, eiaculando in lei. Fu allora che mi afferrò il collo con le potenti mani a tenaglia. Soffocavo. Disperato, avevo avviticchiato le braccia conto le sue. Mentre perdevo i sensi, avevo allargato le braccia, prive di forza. La mia mano destra fece cadere a terra la rivoltella sul comodino, affianco al letto. Partì un colpo che fulminò lei e salvò me. Mi era crollata addosso. Le sgusciai da sotto. Aveva un foro in un occhio e le lenzuola cominciavano a macchiarsi di sangue. Tossicchiando, arrivai fino al tavolo dove c�era un telefono. Feci il 113 e chiesi aiuto, dicendo che mi trovavo in Via Tasso, numero 13. Svenni. Il commissario di polizia chiuse il blocco notes, soddisfatto. Disse: �E� come se avesse fatto tredici al totocalcio. Un unico tredici in tutta Italia. E� salvo per miracolo.� Andando via aggiunse: �Stamattina, abbiamo trovato due cadaveri sepolti nel cortile di quella maledetta villa. Erano i poveretti che avevano fatto l�amore con quella pazza prima di lei.�F I N E