Zio marco 2
Data: 24/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: michiamanotu, Fonte: Annunci69
... portato un dildo grosso e nero, con la forma di un cazzo. Sarà lungo almeno trenta centimetri e largo come il suo pisello bello spesso.
“Voglio che ti spogli completamente nudo e ti prepari per l’attività che faremo dopo la pesca. Tanto a te è sempre interessato solo questo tipo di pesce, no?” Mi dice guardandomi soddisfatto e ghignante.
Muoio dall’eccitazione. Mi tolgo tutto in fretta ed espongo il mio corpo ai raggi del sole che lo riscaldano a dovere. Ho il pisello duro e bagnato e lo zio lo guarda compiaciuto.
“A novanta verso di me ed ubbidisci cagnetta.”
Zio si siede su una roccia e lancia l’amo in acqua, io, a qualche metro da lui, faccio ciò che mi ha chiesto. Mi metto carponi a terra e dopo essermi leccato un dito comincio a lubrificare il mio buchetto. Quando è abbastanza bagnato prendo il fallo di gomma che zio ha portato per me e inizio a darlo in pasto al mio culetto, che lo accoglie prontamente. Vado piano inizialmente, ma già dopo qualche minuto mi abituo e il grosso dildo scompare sempre più dentro di me. Il ritmo aumenta. Dopo qualche minuto mi sto ormai masturbando violentemente il culo di fronte a mio zio che, noncurante, continua la sua attività di pesca. Il mio uccello moscio perde precum e non trattengo nessuno degli urletti che mi vengono fuori per il piacere. Vado avanti per un bel po’: questo gioco mi eccita, sono eccitato dall’idea di essere costretto a comportarmi da troia all’aria aperta, totalmente nudo di fronte ad un omone come zio ...
... Marco completamente vestito. Mi fa sentire umiliato, mi fa sentire a sua disposizione.
Ad un certo punto nemmeno lui riesce più a trattenersi, ha architettato per bene questo gioco ma a quanto pare è troppo eccitato per portarlo avanti ancora. Lanciando la canna da un lato mi si avventa contro, strappa via il dildo dal mio culetto facendomi un po’ male e si china su di me. Sento la sua lingua dentro il mio buchetto, che si fa spazio nella voragine lasciata dal grosso dildo. Godo sinceramente e non trattengo nessuno dei rantoli che escono liberi dalla mia bocca: è la mia prima volta all’aria aperta e mi sento libero, totalmente libero di essere troia, la troia di mio zio. Mentre la sua lingua mi lavora ancora dentro zio mi agguanta il cazzo e lo stringe con forza inaudita, come a rimarcare che si tratta di qualcosa di suo. Mi fa un po’ male, ma impazzisco e ritorno durissimo, perdendo un sacco di precum. Dopo passa ai capezzoli, che, come per ogni troia che si rispetti, sono una delle parti più sensibili del mio corpo. Tende le braccia e li raggiunge, stritolandoli e causandomi una sensazione di eccitazione sempre maggiore.
Dopo un po’ zio si alza e mentre io sono ormai sdraiato a terra, con le gambe e il buchetto spalancati, ansimante e ricoperto di umori lui si spoglia di tutto quello che ha addosso, sovrastandomi col suo corpo. È così alto, vigoroso, villoso e virile che non riesco a non desiderare un’ulteriore umiliazione da parte sua.
“Zio, ti prego… fai quello ...