Ottimistica ambizione
Data: 24/06/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... quotidianamente il nostro durevole sogno, in verità è proprio così, perché noi siamo insieme con il convincimento tutti i giorni e con la dottrina e il pensiero tutte le notti. Noi viviamo l’uno nell’altro, tanto da respirarci dentro, così forte da sentirci a distanza, da avvertire nell’altro il bisogno, la gioia e persino il dispiacere e il malumore. Noi corriamo in aiuto senza che ci venga richiesto, noi godiamo della felicità dell’altro come se fosse la nostra, noi siamo una cosa sola, ma nella realtà noi non esistiamo, noi siamo un sogno, non un miraggio della mente né un frutto dell’immaginazione, bensì siamo la conseguenza e il prodotto d’un sentimento coltivato adagio, accortamente protetto a fatica dalle intemperie dell’astio, dalla malevolenza e dalle incomprensioni altrui. Tutti e due, invero, con dovizia e con pazienza abbiamo fatto germogliare sviluppando in conclusione questa meraviglia delicata e fragile, aspettando che diventasse compatto e consistente come un macigno, allorquando è diventato tale abbiamo stabilito di diventare reali. Nell’epoca attuale noi siamo ancora una bislacca materialità, eppure ma siamo noi, che con testa alta affrontiamo le avversità, il livore, il malanimo e l’ostilità delle persone che ci circondano. Attualmente siamo due spasimanti integrali e minuziosi, in special modo aggregati, compatti e reali. Un uomo e una donna che s’adorano onorandosi sfrenatamente a vicenda, che si desiderano incredibilmente e sconsideratamente, che ...
... fremono ogni momento al pensiero di vedersi e di toccarsi, d’essere ancora veri. Noi siamo quegli spasimanti che vivono a orari stabiliti, che campano attraverso la chat, che vivacchiano con il telefono, che si mantengono attivi con gli sms e le e-mail, in definitiva di tutto ciò che la tecnologia è in grado d’offrire. Noi siamo gli spasimanti ipotetici della nuova epoca, perché ci amiamo come nessuno può comprendere. Noi ci amavamo ancora prima d’incontrarci, per il fatto che ci appartenevamo già, eravamo già una cosa sola, un’indiscussa, potente e preziosa splendida realtà. Al presente siamo ancora separati, la villeggiatura estiva, gli uffici chiusi per le vacanze ci separano per chi vive di giorno. Siamo disgiunti, staccati, viviamo la bella stagione in una sofferenza infinita, nel bisogno di sentire anche soltanto per un istante la voce tanto amata, di ricevere un messaggio d’amore di poche parole scritte sul display del cellulare. Trascorriamo al presente le giornate rimuginando all’amore lontano, intenzionalmente ci accarezziamo per tentare di regalarci un po’ d’esultanza e di gioia. Quante volte mi sono spogliata ricordando bramosamente come lo facevo davanti a lui, quante volte ho osservato il mio viso nello specchio, soffermandomi sulle labbra, che lui baciava con passione e con trasporto senza riuscire a smettere. Ancora risento il suo tipico accento riferirmi d’avermi baciata con sufficienza, che la prossima volta lo farà di più, capto le sue mani tastarmi la cute, ...