1. Un silenzioso inverno


    Data: 25/06/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Mr Gwyn, Fonte: EroticiRacconti

    Bruno Schulte viveva in una piccola stanza ammobiliata, unico affittuario della signora Mürish. Impiegato del catasto, trascorreva otto ore in un ufficio grigio e poco illuminato, intento a ordinare scartoffie e compilare moduli. La mezzanotte era vicina. Bruno aveva rifiutato l’invito di cenare con la famiglia Mürish, adducendo problemi di salute, così la padrona di casa, le aveva servito la tipica cena di capodanno, nella sua stanza. Fosse stato per lui, avrebbe aperto una scatola di sardine e mangiato pane di segale, un bicchiere di birra e poi sarebbe sprofondato nella poltrona, finendo di leggere il giornale che aveva comprato la mattina. Bruno era scapolo, o meglio, era stato sposato ma ormai la sua ex moglie viveva in un’altra città e conduceva un’altra vita, i suoi genitori erano morti da alcuni anni, aveva solo un amico, Felix, che però una famiglia ce l’aveva e quindi non poteva certo curarsi di lui in un giorno simile. Aveva già deciso che cosa fare, avrebbe atteso la mezzanotte e dopo avere brindato con una bottiglia di spumante a buon mercato, comprato per l’occasione, si sarebbe coricato e buonanotte all’anno vecchio. Invece allo scoccare delle ventiquattro, la signora Mürish bussò alla porta. “Signor Schulte, non si faccia pregare, brindi con noi” disse dal corridoio. Bruno non poteva esimersi, se non altro per la gentilezza di quella donna, dal volto rosso ed energico. Dopo avere brindato con gli altri, sentì l’improvviso desiderio di uscire, il gioco dei ...
    ... razzi era quasi finito quando s’infilò il grigio cappotto spigato, salutò gli ospiti e scese in strada. Faceva freddo, strinse il suo corpo magro nel cappotto, le mani sprofondate nelle tasche, la sciarpa arrotolata intorno al bavero alzato, il cappello floscio ben piantato sui capelli appena striati d’argento. La strada era deserta, fatta eccezione per qualche giovane avventore che correva divertito insieme a degli amici chissà dove. L’uomo passeggiò per le strade sporche e illuminate, era piuttosto lontano dal centro, quindi fece un tragitto a semicerchio, prima di tornare davanti al suo portone. Aprì la porta e vide che la luce della cucina era accesa, giungendo all’ingresso della stanza, vide una ragazza che sparecchiava gli avanzi della cena. “Signor Schulte!” Esclamò la giovane, facendo un salto per lo spavento. “Non l’ho sentita entrare…la mamma si è coricata, così i piatti toccano a me” disse Danielle. “La cena era veramente buona, tua madre è una cuoca deliziosa” disse l’uomo spogliandosi del cappotto. “La ringrazio signor Schulte, la mamma sarà felice dei suoi complimenti” sorrise Danielle. “Adesso vado, è stata una giornata pesante e ho voglia di dormire” disse l’uomo. “Buonanotte signor Schulte, a domani e buon anno”. “Buonanotte Danielle e buon anno anche a te” sospirò Bruno. L’uomo si spogliò, indossò il pigiama blu e si coricò, non prima di avere letto qualche capitolo del libro che stava sul comodino e ascoltato un po’ di musica alla radio. Danielle, da qualche ...
«1234»