1. L’autobus in autostrada...


    Data: 25/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: CaminoReal

    ... concesso!".
    
    "Lei sa che se sale, non potrò garantire della sua incolumità, vero?"
    
    "Non si preoccupi, so cavarmela benissimo da sola!" E con queste parole si avvicino alla porta della corriera e bussò al vetro.
    
    Come per magia, con il classico rumore, la porta si spalancò e Ava, la mia Ava, potè salire. Si sentì un boato da stadio.
    
    Riportata la calma, La mia ragazza esordì " Buongiorno ragazzi, complimenti per la vostra vittoria nel campionato, avete scelto il vostro premio?" E tutti "SIIIIIIIiiiiiiiiii!!!" "Vogliamo te!"
    
    "calma calma, uno per volta, chi è il capitano di voi?" Si avvicino un ragazzo di circa 20 anni alto 1,95 con due spalle muscolose e delle mani che sembravano pale. "Sono io!" Ava lo squadrò per bene ammaliata, conoscevo bene quello sguardo stava per partire... Infatti invece di dargli la mano, allungò un braccio per saggiare il suo pacco che, come immaginava era già quasi pronto.
    
    Sfilò in un lampo i pantaloncini e una verga di misura considerevole scattò come una molla. "Wow, sei già in tiro... allora capitano, mi fai assaggiare qualcosa?" così dicendo si chinò e imboccò quel bel bastone in un colpo solo, lo succhiò un po' e poi riemerse "allora non è vera tutta la storia del bromuro che vi danno per farvi calmare i bollenti spiriti!" Ma mentre diceva così già sentiva delle mani che le erano entrate nel vestitino e si erano impossessante di tutto quel ben di Dio che erano le sue tette, altre mani la frugavano di sotto e in un colpo le ...
    ... avevano sfilato le mutandine. Ormai ce li aveva tutti addosso e non riusciva più a capire chi le faceva cosa.
    
    Si ritrovò distesa sul corridoio del pulman con un cazzo in bocca e due in mano, sentiva che qualcuno le stava leccando la fica che era già calda dal trattamento che le avevo fatto io.
    
    I cazzi si alternavano fra la bocca e le mani e intanto avevano iniziato a scoparla.
    
    Si sentiva piena, si sentiva troia sotto gli occhi del suo ragazzo (che ero io) attonito a vederla così.
    
    Un po' mi dispiaceva a saperla nelle mani di quegli energumeni, ma in fondo so che a lei faceva piacere e che lo voleva fare per cui mi godei quella scena in disparte.
    
    Dopo un po' che la giostra andò avanti così, alcuni le avevano già sborrato sulla pancia. In fondo erano ragazzi che chissà da quanto tempo non scopavano e non avevano tanta resistenza.
    
    Comunque c'era chi ancora andava avanti, allora fu sollevata e fu invitata a mettersi a cavalcioni sul cazzo di un ragazzo che si era disteso. Così facendo metteva in mostra il suo bel culo, mentre le sue tette ballavano sulla faccia del militare che cercava di leccare e mordicchiare sui capezzoli rossi e turgidi. Già un altro cazzo si era impossessato della sua bocca e altri due li teneva in mano. Si sentiva piena ed appagata, teneva a bada un pulman di militari da sola, la troia. Ma in realtà non lo era del tutto.
    
    Quel culo che si dimenava richiedeva la sua parte, e un ragazzo, le si avvicinò piano, quasi timidamente, e si mise a ...
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