1. Sui pinenei


    Data: 25/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: reveur

    ... Gisele scoprirono che le loro esistenze erano perfettamente sovrapponibili, gradevolmente combacianti. Quella sera un’unica ed identica pagina delle loro vite era stata scritta ed era entrata a far parte del lungo romanzo delle loro esistenze.
    
    A notte fonda una Gisele insonne e frastornata bussò timidamente alla porta di François. Quell’iniziativa le pesava sull’animo come un macigno, ma le era intollerabile il solo pensare di tornare a letto e trascorrere l’ennesima notte in solitudine. Solo quando udì il giovane rispondere “avanti”, entrò nella stanza e manifestò al giovane tutta la sua angoscia:
    
    “Mi sento male, l’angoscia mi soffoca, il futuro mi appare fosco e denso di cattivi presagi…. Ti prego non mi mandar via, non ce la faccio a stare sola…ma… non voglio che tu pensi…”.
    
    “Vieni, non preoccuparti, sdraiati qui accanto a me… “ la invitò il giovane girandosi sul fianco, scostando le coperte e distendendo il braccio come ad indicare il posto dove lei avrebbe potuto sistemarsi.
    
    La donna si avvicinò incerta al letto e si adagiò accanto al giovane, posando la testa sul suo braccio, dandogli però le spalle, perché grande era l’imbarazzo. Da subito, però, avvertì un senso di sicurezza, di calore e di benessere.
    
    Il giovane prese a parlargli all’orecchio, con dolcezza, mentre con la mano libera gli accarezzava la testa e le sue dita s’intrecciavano nei capelli della donna.
    
    Lei si sentiva tranquilla, protetta, amata forse, e per accentuare il suo stato di grazia ...
    ... spinse ancor più il suo corpo contro quello del giovane per cui avvertì contro le natiche la sua erezione prepotente e ne fu compiaciuta:
    
    “Sono ancora capace di far provare piacere ad un uomo” pensò. “Con mio marito non ci riuscivo quasi più e pensavo di esserne io la causa, che il mio corpo fosse appassito e la mia femminilità un ricordo lontano”.
    
    Tutto quel benessere dilagò in lei, lenì le sue sofferenze, rendendola leggera come una piuma che volteggia nell’aria tiepida della Primavera….. Gisele, dopo tante notti insonni, finalmente chiuse gli occhi e dormì profondamente.
    
    Quando si svegliò al mattino, indugiò a lungo nel letto studiando ogni particolare del viso di quel giovane straordinario nei confronti del quali sentiva un’infinita tenerezza, quasi fosse il figlio che non aveva mai avuto, ma sentì anche serpeggiare nel suo essere qualcosa di diverso….
    
    Gisele era comunque grata al giovane di non aver forzato la mano per indurla ad avere un rapporto sessuale prematuro e che molto probabilmente l’avrebbe delusa ed allontanata da lui.
    
    Ma le incombenze della casa e della fattoria le imposero di alzarsi, cosa che fece con molta delicatezza per evitare di svegliare il giovane e, da donna pratica e industriosa, si mise all’opera per coordinare tutte le attività che gravitavano attorno a lei e tra queste attività si ricordò di organizzare telefonicamente il recupero dell’auto del giovane.
    
    Gisele si sentiva strana, non sapeva definire come, ma era certa che quel ...
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