Orgasmo anale 2 - Racconti Erotici

Orgasmo anale 2

... sotto non avevo nulla, presi dell’altro olio sulle mani e andai a posargli il mio cazzo duro sul suo culo, con le gambe aperte mi sedetti sulle sue cosce e iniziai a massaggiargli le spalle e la schiena.

Mentre lo massaggiavo, il mio cazzo strusciava fra le chiappe, lui ad un certo punto disse: “Cavoli che cazzo duro, e come mi massaggia bene il culo, non sarà mica che vuoi mettermelo dentro? …” Ed io: “Non è ancora il momento… Oggi niente penetrazione…”. Continuai il massaggio, quando scesi sui glutei mi alzai e tolsi il cazzo dalle sue natiche, e tornai a ripetere il tutto come all’inizio…

Passò molto tempo e rallentai il massaggio fino a farlo diventare lievi carezze di mano, lingua e bocca, niente più morsi o tocchetti al perineo solo lievi massaggi.

Lui passò pian piano dal piacere al sonno.

Avevo raggiunto il mio primo obbiettivo: si era lasciato andare, rilassato era riuscito a godersi quel momento fino ad abbandonarsi completamente nel sonno.

Lo lasciai dormire, io mi distesi delicatamente al suo fianco, ad una certa distanza e aspettai che si svegliasse… Ma passò molto tempo, tanto che iniziò leggermente a russare per la posizione a pancia in sotto. Lo lasciai dormire parecchi minuti, ma non volevo che passasse troppo tempo, correndo il rischio che le sensazioni svanissero dalla sua mente. Iniziai allora a passargli le dita al centro della schiena per dargli una piccola scossa sui nervi della spina dorsale, aprì gli occhi e mi guardò e mi ...

... sorrise…

Mi alzai e sulla porta gli dissi: “Mettiti i boxer, mentre io mi vado a lavare le mani… Per questa sera ho finito…”.

Andai in bagno e vidi che dal mio cazzo colava un leggero filo di sperma, era stato bellissimo, mi ero eccitato, mi lavai bene il cazzo e le mani, misi di nuovo la tuta che avevo portato dalla camera da letto e tornai da lui, era seduto sul letto con i cuscini dietro la schiena, non aveva messo i boxer, appena mi vide mi disse: “Non ho messo i boxer, perché volevo fartelo vedere così moscio, mi sono talmente goduto la tua stimolazione al culo che come vedi non mi sono neanche eccitato, comincio a capire come mai a voi non si smoscia quando vi si scopa…”. Si alzò e si mise i boxer, tornando a sedersi e invitandomi a mettermi al suo fianco.

E gli dissi: “Allora dimmi come è andata? Cosa hai provato? Vedo che non sei affatto in imbarazzo per il fatto che non hai avuto l’erezione… “. Lui sorrise di nuovo e mi disse: “Attento Angelo, non stuzzicarmi troppo che potrei saltarti addosso e scoparti seduta stante…”. Ma io senza neanche farlo finire, gli saltai addosso e con due mosse di judo lo girai di nuovo a pancia in sotto e lo bloccai mani e gambe, dicendogli: “Sono cintura nera di judo, insegnante da dieci anni in una rinomata scuola della città, per cui prova ora a saltarmi addosso… “. Lui scoppiò in una risata, girò la testa e mi disse: “D’accordo, ma ora liberami che mi stai facendo male… “. Lo lasciai andare e con un salto scesi dal letto, lui si mise di ...