Ambulatorio
Data: 26/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Praticanti
Ambulatorio Odontoiatrico.
Sono qui per la visita annuale, l'assistente alla poltrona è una mia amica, ci frequentiamo da poco anche se ci rincorriamo da molto. Ha un paio d'anni meno di me ma è molto in forma: un corpo davvero tonico, un bel seno, un filo di pancetta (che a me fa impazzire) e un carattere davvero particolare. F. è molto diretta, in un certo senso quasi fredda, ed è un aspetto di una donna che da poco riesco ad apprezzare, come se la libido aumentasse sempre di più non trovando sfogo.
Ho preso appuntamento per l'ultima visita della giornata, così da potere andare a cena successivamente con F. e magari nel dopo cena ...
La solita attesa nella saletta, la mia amica che passa e che, molto professionalmente, mi avverte che di lì a poco sarebbe stato il mio turno. Vengo chiamato ed F. mi fa accomodare nella poltrona, aggiustando l'altezza e l'inclinazione dello schienale, ed io che le sussurro "se lo abbassi ancora un po' riesci a sederti sulla mia faccia". Lei non accenna al minimo sorriso, la giacca verde abbottonata fin sotto il mento e i pantaloni bianchi stretti alla vita con un morbido elastico non riuscivano a nascondere le sue forme, il suo seno rotondo e le belle natiche che non riesco a non pensarle vibranti sotto i miei colpi!
Entrato il dottore, date le risposte di routine inizia la visita: se da un lato restavo attento a quanto faceva e diceva il dottore dall'altro ero ormai eccitato nell'avere vicino la donna che bramavo. Tutto ciò ...
... gonfiava la patta dei pantaloni in modo abbastanza evidente (non ero preoccupato, come quando non lo si è se la voglia di qualcosa supera di gran lunga le inibizioni che ci indurrebbero a desistere!).
Aspetto ogni piccolo contatto con F. come si attende il sollievo di ogni goccia di pioggia in un torrido pomeriggio d'estate, la mia temperatura è fin troppo alta, la mia voglia fin troppo avvertibile e lei fin troppo distante. Il dottore viene chiamato fuori dalla saletta e la "mia" infermiera si avvicina per mettermi a posto l'aspiratore: appena si appoggia alla poltrona io la ghermisco tra le cosce e uno schiaffo sonoro mi scuote la testa, lasciandomi intontito e allontanando per pochi secondi il desiderio, che ritorna più forte di prima, ora arricchito dell'impeto di un animale!
La voce del dottore "è successo qualcosa?"
"no dottore, era caduto il portafoglio del signore" risponde lei, guardandomi con un sorriso sadico, unico e breve preambolo all'agguantarmi con forza le palle e all'iniziare a stringermele. Dapprima pensando ad un gioco eccitante mi rendo conto brevemente che lei non smette di strizzare, fino a che non emetto un piccolo grido e lei molla la presa, pochi secondi prima che il dottore rientri con aria interrogativa, chiedendomi "sta male?".
La mia sadica padrona prende in mano la situazione "dottore, temo ci si una ipersensibilità al primo incisivo inferiore destro, non vorrei fosse una carie nascosta sotto la gengiva".
Che bastarda, gliel'avevo detto ...