Ambulatorio
Data: 26/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Praticanti
... vita con l'altro braccio da dietro, con il cazzo che sembra marmo dentro i pantaloni, lei inizia a leccare, e glielo lascio fare finché non sono impregnate della sua saliva. Allora le tolgo dalla sua faccia e ne infilo un pezzetto nell'ano, lasciando uscire il resto, come una sorta di coda!
"ecco, ora sei un animale, quale vorresti essere?"
"una vacca, anche se lo sono già da una mezz'ora abbondante" mi risponde girandosi su se stessa, un sorriso incredibile sul viso completamente eccitato! Io la bacio, e mi sorprendo nel volere soprattutto sentire ogni anfratto della sua bocca, a mia volta dottore, una bocca che cede un forte sapore di figa bagnata, uno splendore!
"Lo sai che ora ti scopo, in quel modo che tu non ami, velocemente, lasciando il mio sperma dentro di te quasi fosse un oggetto dimenticato"
"si, lo so" e dicendo questo, si gira di spalle, appoggiandosi, piegata, ad una sorta di letto normalmente usato per fare riposare i pazienti dopo i lunghi interventi. Vista così, con le mutandine che le escono umide dal culo, mi sento un toro, la prendo ai fianchi, stringendola con forza, e la penetro iniziando subito con la frequenza di fine amplesso, scuotendo quelle belle natiche, non ...
... facendola quasi respirare.
Duro così pochi minuti, e vengo gridando, continuando a pompare quella bellissima donna che è tornata ad essere mia amica.
F. si toglie il cazzo dalla figa, arrossata e bagnatissima, si gira e si siede su una sedia di plastica vicino al letto, mi fa cenno di avvicinarmi e lo prende in bocca, succhiando l'ultima goccia di sborra, quindi lo toglie delicatamente e mi dice di distendermi sul letto.
Mi appoggia una mano sul viso accarezzandomi, mentre con l'altra si masturba, quasi solennemente, lo fa profondamente, entrando nel sesso con tre dita. Il silenzio mi fa avvertire il rumore, quasi lo sciabordio di una barca legata al molo, in una di quelle sere estive dove piccole onde fanno brillare il mare. Lei ora è un mare d'estate, e le piccole onde generate dalle sue dita la stanno portando sulla soglia del piacere burrascoso.
F. si scuote, mugola, si dimena, mi stringe spasmodicamente il collo. Il suo orgasmo dura minuti, ed io sto quasi togliendole la mano che mi soffoca quando è lei a mollare la presa.
Senza dire nulla si distende vicino a me, la sedia è bagnata, e raccolgo un po' del suo umore per portarlo alla bocca. Allora lei mi bacia, succhiandomi la lingua..