1. Ambulatorio


    Data: 26/06/2021, Categorie: Etero Autore: Praticanti

    ... un paio di giorni prima che proprio in quel punto sentivo un male del demonio ogni volta che andavo a toccarmi con lo spazzolino, e sapeva bene che era stato causato da una spina di pesce che si era conficcata mangiando, non da una carie.
    
    Al dottore non posso dir nulla in quel momento, così mi preparo ad essere torturato, sapendo bene che l'indagine non porterà a nulla. Per godersi lo spettacolo F., ora mia nemica, si mette proprio al di là delle attrezzature per poter guardare le smorfie che si sarebbero dipinte di volta in volta sul mio volto, e, non parca della situazione, mi sorride con quel ghigno che sto imparando a conoscere fin troppo bene in questa serata.
    
    Il dottore, ormai strumento in mano a quella iena ghignante che una volta credevo dolce agnellino, inizia a smuovere il dolore che credevo sopito, e alzando gli occhi vedo F. che se la ride, approfittando dell'impegno, cieco di ogni altra cosa, che il suo datore mette nel lavoro. Non solo, F. inizia a toccarsi e abbassa di poco l'elastico dei pantaloni facendomi intravedere la leggera peluria che preannuncia la vulva, che già sapevo gonfia e umida. Bella vendetta.
    
    "qui non c'è nulla, sarà stato un osso o anche lo spazzolino ad essersi conficcato senza che se ne accorga, lei ha la dentatura in salute, fermo restando la possibilità di applicare un apparecchio all'arcata inferiore per raddrizzare i denti"
    
    "la ringrazio dottore" faccio io "ci penserò", mentre ciò che penso è esattamente "col cazzo che ...
    ... torno qui a farmi martoriare finché resta sua assistente questa troia assassina". F. è al limite del risata, gli occhi umidi e la pancia irrigidita a frenare ogni parola o singulto!
    
    E brava la mia amica, padrona, infermiera, assassina! O solo attrice?
    
    "L., la saluto! F., puoi occuparti tu del signore? Ho una cena che mi aspetta e sono già in ritardo!"
    
    "Sicuro dottore, buon appetito e buon divertimento!". Sbaglio o nella voce di F. avverto un tremore, non di eccitazione, di paura? (e qui, se non fosse per il fatto che non sta bene in un racconto che si dica tale, metterei uno smile, di quelli che mostrano i denti, luciferino: la mia espressione)
    
    "L., stavo scherzando, ti ha fatto male durante la visita?" io non rispondo, mi risciacquo la bocca, mi alzo dalla poltrona e mi vado a sedere nella sala d'aspetto.
    
    F. va a cambiarsi in spogliatoio, ed io non attendo altro, mi avvicino alla porta appena chiusa, sperando non l'abbia serrata a chiave, la apro, entro e la richiudo subito. Lei si gira di scatto, si era già tolta le scarpe e i pantaloni, era bellissima con la giacca ancora completamente abbottonata e le sue gambe muscolose con i calzini di cotone bianchi ancora addosso. Non parla, teme o desidera?
    
    "lo sai che meriti una punizione, vero?"
    
    "si, lo so" le strappo le mutandine di dosso e le annuso: meraviglioso odore, eccitante, animale.
    
    "hai le mutandine bagnate, dovrai pulirle con la lingua"
    
    "si, lo so" gliele metto davanti alla bocca circondandole la ...