1. La prima volta non si scorda mai


    Data: 28/06/2021, Categorie: Etero Autore: EmmeEsse91

    ... tinti di azzurro unti da ogni tipo di lozione; un mini top camouflage con una grossa stella rossa stampata; piercing all’ombelico; super mini gonna nera di pelle; zatteroni nero lucido; le labbra segnate da un rossetto rosso fuoco da quattro soldi; altro piercing sulla lingua e per finire, l’immancabile sigaretta in mano dalla quale aspirava lunghe e volgari boccate di fumo. Si chiamava Jessica. E stavano insieme da un mese. Il mio migliore amico fraterno, si era fidanzato da un mese, e non mi aveva detto nulla. Andai su tutte le furie. E quella volta me ne andai via insultando sia lui che lei. Ci rimasi male. Non riuscivo a capire come potesse piacergli una come Katia: un ochetta con il cervello da gallina; che si veste, si trucca e si atteggia da puttana. Andai davanti alla cabina armadio. Cercavo tra i miei vestiti qualcosa di sexy e di femminile. E per la prima volta, notai che il mio guardaroba era quello di una bambina. Mi guardai allo specchio e vedevo una bambina. Tutta colpa delle lunghe trecce. Che facevano da contorno ad un volto dai lineamenti angelichi. Proprio come il mio nome: Angelica. Un angelo dai capelli biondo d’orato con occhi grandi e azzurri come il mare. Il giorno dopo cambiai radicalmente il mio look: Tagliai i capelli a caschetto tingendoli di nero; feci un piercing al labro; rifeci da zero un nuovo guardaroba, che comprendeva: vari modelli di maglie nere; gonne e pantaloni di pelle neri; scarpe nere con le borchie; giacchetti di pelle neri. ...
    ... Inizia a fumare atteggiandomi da grande con i ragazzi più grandi. Ero andata in simpatia al tipo che tutte le ragazze consideravano il più fico. Era tra i pochi ad avere una macchina. Da anni lavorava e si manteneva un appartamento da solo. Accettai la sua corte e cominciavamo a farci vedere insieme. Quando staccava da lavoro mi passava a prendere al campo da basket abbandonato dove sotto gli occhi di tutte le ragazze che vedendomi salire sulla sua macchina provavano un profondo senso d’invidia. Nick era un gran figo. Era cresciuto molto in altezza, fin fa bambino giocava a basket, ed era una considerato dagli addetti ai lavori una promessa. Poi è cresciuto, imboccando una cattiva via: La Strada. Quando c’era Alex, che come sempre se ne stava incollato alle labbra di Katia, e arrivava Nick, io mi alzavo e andando via, salutando tutti e venendo risalutata in coro, ma lui non si degnava a rispondere. Giravano voci e dicevano che, lui era geloso e non approvava la mia relazione con Nick. Ma lui aveva smesso di parlarmi. Infine arrivo a rispondere a qualcuno che gli chiese di me - peggio per lei se passa da una puttana che si scopa quelli molto più grandi di lei - . Come osava parlare di me in quel modo, e poi, io, ancora non mi ero scopata mai nessuno. Ero schifata dalle sue parole, e se solo l’avessi avuto davanti agli occhi, gli avrei spaccato il muso. Volevo fargliela pagare. Nick muoveva continue e pressanti richieste a fare sesso, dopo molti rinvii, decisi di accettare e mi ...