Ripetizioni
Data: 29/06/2021,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Diana Morgan, Fonte: RaccontiMilu
Laura aveva insegnato per anni matematica in una scuola media di Bari, sua città natale. Poi i casi della vita, non ultimo un complicato e non ancora del tutto concluso divorzio dal marito, l'avevano portata a Trieste, dove lavorava part-time in una pasticceria. Per arrotondare, dava ripetizioni di matematica ai ragazzi delle superiori: con i più piccoli credeva di aver perso quella confidenza che era stata alla base di grandi soddisfazioni quando era ancora un'insegnante a tutti gli effetti. Nonostante avesse da poco superato la quarantina, difficilmente si sarebbe trovato qualcuno disposto a non giudicarla attraente: era bassa, è vero, e non troppo magra, ma gli occhi verde chiaro e i capelli castano scuro le conferivano un magnetismo al quale difficilmente ci si sarebbe potuti sottrarre. Non rideva spesso, non aveva in effetti un grande senso dell'umorismo, ed era quasi sempre seria: davanti a lei si era quasi in soggezione e l'aura di mistero che emanava faceva sì che in sua presenza ci si sentisse come trasportati in un'atmosfera più solenne di quella del mondo reale. Quel martedì pomeriggio era preoccupata per il ritardo di Gianni.Gianni, 19nne pluriripetente, era finalmente riuscito a farsi ammettere agli esami di maturità e Laura sperava che con il suo aiuto, quella volta, sarebbe riuscito anche a superarli. In realtà una parte di lei era dispiaciuta all'idea di dover dire addio a quel ragazzone alto e bruno con il quale aveva trascorso numerosi pomeriggi negli ...
... ultimi mesi. Del resto, era impossibile negare che tra loro si fosse venuta a creare una tensione sessuale difficilmente ignorabile e da un certo punto di vista era sollevata al pensiero che quella fosse la loro ultima lezione insieme. Era immersa in questi pensieri quando sentì suonare il campanello.Andò ad aprire con indosso un baby-doll color prugna, trucco leggero ma ben fatto, i soliti occhiali con la montatura blu, autoreggenti e scarpe col tacco (tanto valeva, si era detta, mettere le carte in tavola). Potete immaginarvi la sua sorpresa quando alla porta apparvero Gianni e un altro ragazzo, più basso e magro di lui, biondo e ricciuto.Senza battere ciglio, li invitò ad entrare."Ciao Gianni, sei in ritardo.""Mi scusi, professoressa.", disse lui senza riuscire a trattenere un sorriso.Dei tre, il più imbarazzato era senz'altro l'amico di Gianni, che non sapeva come comportarsi di fronte a quella situazione che giudicava a dir poco inverosimile."Vedo che hai portato un amico.""Sì, lui è Giacomo, è in classe mia, mi aveva chiesto se poteva venire con me e non pensavo avesse niente in contrario.""Nient'affatto, nient'affatto.", rispose Laura asciutta e li fece accomodare nella stanza nella quale solitamente dava ripetizioni, un piccolo studio pieno di libri occupato quasi interamente da un tavolo rotondo di legno."Forse è meglio che io vada...", suggerì Giacomo sperando di riuscire a sfuggire a quella situazione che non esitava a definire grottesca."Nient'affatto!", ripeté la ...