Il mio calciatore
Data: 30/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Marinflow
-Passa, Mattia, passa...a destra--crossa che tiro in rete-Guardavo il mio ragazzo giocare a calcio e non potevo fare a meno di pensare a quanto fosse bello: alto, spalle larghe, fisico scolpito, capelli biondo scuro tagliati corti.Era un mercoledì qualunque e, come altre volte, ero andata al suo allenamento di calcio. Giocava in una squadra di serie c e dopo l'allenamento, spesso mangiavamo assieme o stavamo a casa sua.Il fischio dell'allenatore sancì la fine della partita e Mattia mi corse incontro scoccandomi un bacio sulla fronte.-quanto sei eccitante stasera- mi sussurrò all'orecchio, schiudendo la bocca in quell'attraente sorriso a cui non avrei mai saputo dire di no -ho una voglia di scoparti- aggiunse.Sorrisi civettuola, e come sempre le sue parole mi provocarono un piacevole formicolio nella vagina.-Mi faccio una doccia e andiamo a casa mia- disse, incamminandosi verso gli spogliatoi.Dieci minuti dopo era di ritorno, vestito con una tuta che lasciava ben intravedere la forma del suo cazzo, una t-shirt che evidenziava i suoi pettorali e le scarpe da ginnastica. Mi baciò nuovamente e sentii il suo odore di bagnoschiuma e testosterone che mi mandò in estasi. Avrei potuto scoparmelo li davanti a tutti per quanto ero eccitata, ma forse era il caso di raggiungere prima casa sua. Abitava da solo, pagandosi affitto e studi con quello che guadagnava giocando a calcio. Ci eravamo conosciuti sei mesi prima, ad una festa. Per me era stato amore a prima vista.Salutammo alcuni ...
... dei suoi compagni di squadra e ci avviammo verso la sua macchina. Io camminavo accanto a lui muovendomi sinuosamente nella minigonna che mi ero messa per l'occasione.-sei uno schianto- mi disseSorrisi e gli presi la mano, tirandolo verso la macchina.Vederlo guidare era un'altra cosa che mi eccitava. Le sue mani forti, sicure sul volante, il piede sull'acceleratore e lo sguardo fisso sulla strada. Gli posai una mano sui pantaloni della tuta e in meno di due secondi sentii il cazzo venirgli duro sotto la mano.-Smettila- disse lui -altrimenti fermo la macchina e ti scopo qui-Allontanai la mano. Non volevo sprecare quella serata con una sveltina in auto. Immaginai tutto il testosterone che doveva avere in circolo dopo quell' allenamento e a quanto dovevano pesargli i coglioni, pregustando, nel tragitto verso casa, una scopata favolosa.Finalmente raggiungemmo il suo palazzo, parcheggiammo la macchina e salimmo le scale. Non ebbi neanche il tempo di chiudere la porta che le sue braccia poderose mi sollevarono da terra, e mi baciò con la passione di cui solo lui era capace.Lo spinsi verso il letto, sfilandogli la maglia e scoprendo il suo favoloso torace. Gli passai una mano sul petto liscio, e gli sfiorai con un dito il capezzolo. Anche i suoi capezzoli mi facevano impazzire, grandi e un po' scuri, in apparente contrasto con la sua pelle chiara, e che diventavano turgidi al minimo tocco. Ci baciammo ancora e lo spinsi sul letto, sfilandomi la minigonna e la maglia rimanendo in ...