Il mio calciatore
Data: 30/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Marinflow
... lingerie.-Cazzo che voglia- disse facendomi eccitare ancora di più.-Anche io, mi fai impazzire- risposi.Mi abbassai sfilandogli scarpe e calzini lasciando nudi i suoi bellissimi piedi, dopo di che gli montai a cavalcioni sul petto, e cominciai a leccargli gli addominali, salendo sempre più' fino ad arrivare ai capezzoli, che succhiai con foga. Sentivo il suo cazzo di pietra dai pantaloni della tuta, e i suoi occhi rivolti all'indietro mi davano piena idea del suo godimento. Gli passai una mano tra i corti capelli biondi e lo baciai ancora. Gli annusai la pelle, odorava di maschio in un modo che non saprei descrivere. Ridiscesi piano con la lingua verso i suoi addominali e lentamente me mie mani si fecero largo nell'elastico della tuta. Gli abbassai i pantaloni, sfilando anche i boxer, e lui con un rapido movimento di gambe li fece scivolare sul pavimento. Guardai per qualche secondo il suo cazzo stupendo in erezione. Lungo circa 20 centimetri, leggermente curvo verso l'alto, con la cappella violacea per l'eccitazione. I suoi testicoli, grandi come due noci, perfettamente depilati facevano da contorno a quella verga cosi virile. Mi avvicinai con la bocca alla sua cappella e un forte odore di testosterone si insinuò nelle mie narici facendomi quasi perdere i sensi e facendomi bagnare dal godimento. Cominciai a succhiargli il pene con movimenti regolari dall'alto verso il basso.-ah cazzo, si- mugugno.I suoi sospiri di piacere mi inebriavano e aumentai leggermente il ritmo. ...
... Passai poi a lavorare i testicoli, prendendone in bocca prima l'uno poi l'altro, poi insieme, succhiando avidamente. Leccare le sue grosse palle era una goduria e per giunta sembrava mandarlo in estasi in quanto inarcò leggermente la schiena e buttò indietro gli occhi, completamente soggiogato. Immaginai il suo sperma, contenuto in quelle palle e a quanto quel prezioso succo fosse la cosa che lo rendeva uomo. Il mio uomo. Gli presi in bocca, a fatica, entrambi i testicoli facendomi inebriare dal loro odore, dopodiché ritornai a succhiargli il cazzo, che ormai quasi scoppiava per quanto era duro. Andavo su e giù', sempre più velocemente, massaggiandogli le palle con la mano. Non dovettero passare che pochi minuti e lui mi afferrò per i capelli, guidando i movimenti e la velocità del mio pompino.-si, cazzo, succhia- esclamò ormai fuori controllo.D'un tratto la sua presa divenne più serrata, e con dei sonori gemiti mi venne in bocca, uno, due, tre fiotti di sperma mi inondarono il palato. Riuscii a fatica a tenere in bocca quella sborrata abbondante, ma cercai di ingoiare tutto, nutrendomi del suo seme virile, dal sapore leggermente salato ed amarognolo. Mi era venuto in bocca senza chiedermelo, ed era proprio questo che mi piaceva di lui. Non aveva bisogno di chiedermi nulla. Conduceva i giochi come solo un uomo sa fare. Leccai via le ultime gocce di sperma dalla cappella, e mi accasciai sul suo petto ansimante. Presto sarebbe iniziato il secondo tempo di quella partita. A lui ...