Stregata
Data: 01/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Beldin73
... riportava : via Dante A. 66, attico.
Busta rossa, una falce e un attico per il misterioso Gabriele. Si sarebbe sfogata questa sera con un bel vestito rosso fuoco e un intimo di cuoio nero, avrebbe aggirato ogni difesa di Gabriele dandogli quello che tanto agognava e strappandogli la promessa che poi a avrebbe avuto lei piena autonomia su di lui e a quel punto anche lui sarebbe entrato a far parte dei suoi tanti amorevoli supplicanti schiavetti che agognavano la sua presenza.
La sera era iniziata, il parrucchiere aveva dato prova di sé regalandogli l’acconciatura visto che faceva parte del suo gruppo di adulanti, il vestito rosso era anche meglio di come lo ricordava scollato ma non troppo, faceva risaltare il seno e nella parte posteriore era stretto il giusto per permettere a chi lo osservava di farsi una piena idea di cosa aspettarsi una volta tolto. Solo ad immaginarsi la serata che l’attendeva si stava bagnando. Il suo nuovo fun sarebbe stato invidiato dagli altri e progettava di usarlo per lungo tempo.
Chiamò un taxi per andare all’appuntamento perché prevedeva di rimanere tutta la notte per ottenere il rispetto ed instillare in Gabriele la voglia di rivederla alle sue condizioni, era sempre bello cercare di plasmare i nuovi venuti perché si divertiva a rompere le loro resistenze una ad una e vedrli crollare era una soddisfazione.
Arrivata, via Dante A. Numero 66. Pareva uno stabile di nuova costruzione con un giardino che lo circondava e molte macchine ...
... parcheggiate, la sensazione era che fosse molto silenziosa questa zona e i rumori parevano distanti. Suonò il campanello al nome Gabriele, l’unico nome presente. Subito la calda voce si fece sentire – Sapevo che saresti venuta, sarà una splendida serata. Sali-
Entrò e si diresse all’asscensore, l’attico corrispondeva al sesto piano. Arrivata in cima la porta si aprì direttamente all’ingresso dell’appartamento. Era enorme a prima vista. Le pareti erano dipinte di un rosso cupo, un caminetto scoppiettante dava il benvenuto ai nuovi arrivati, poltrone in pelle nera erano adagiate nei pressi del caminetto, una zona bar in piena vista e ben fornita faceva la sua porca figura e una tavola enorme era già imbandita con ogni genere di specialità all’apparenza tutta con alle spalle una solida reputazione afrodisiaca. Lucy si sfregò le mani e sorrise come un gatto.
hai un bel ambientino qui.
In effetti si. Il palazzo è disabitato, ci sono solo io così possiamo anche fare rumore – sorrise
Ma ho notato delle auto al parcheggio.
Sono mie, mi piace cambiare. Lo stabile anche è mio.
Ah però! Di cosa ti occupi ? Per avere tutto questo…
Giardinaggio e una buona fortuna della famiglia. Io vendo macchinari per la mietitura e simili.
Ecco perché la falce sul biglietto !
Si, un marchio che lascia il suo effetto.
Cosa c’è di buono, ho una fame che ti mangerei signor Gabriele!
Accomodiamoci, c’è un po' di tutto.
In effetti pareva preparato per ottenere effetti ...