Stregata
Data: 01/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Beldin73
... devastanti e sicuri, c’erano ostriche, champagne, cibi piccanti e dolci al cioccolato, spezie da abbinare a piacere come zenzero e zafferano, vini rossi se lo champagne non era abbastanza, insomma era tutto perfetto.
Durante il pasto il discorso non volse mai al dopo, erano entrambi attratti dal carpire informazioni sulla vita dell’altro e lei notò che il suo bicchiere pareva non vuotarsi mai come anche il caminetto sembrava sempre pieno di legna. Una musica classica che non riconobbe entrava a sprazzi in sottofondo colmando gli attimi di silenzio e avvolgendo i due sempre di più in una atmosfera di intimità che di rado Lucy aveva provato.
Venne comunque l’ora della fine del pasto e lui la fece accomodare su una delle avvolgenti poltrone in pelle accanto al caminetto offrendole un ultimo goccio di buon whisky. Lei accettò con gioia ma volle gustarlo alzata prendendo calore davanti al caminetto. Il tempo necessario per gustarsi quel buon liquore e girandosi verso Gabriele rimase di stucco nel vedere la tavola prima così abbondantemente apparecchiata ora completamente spoglia e priva di tovaglia. Un imponente tavolozza di marmo nero, lucido come uno specchio rifletteva la tiepida luce di un paio di candelabri in argento con tre candele rosse ognuno. Gabriele era davanti a lei ora che la osservava a braccia incrociate e quel suo sorriso che la sapeva lunga. Lei rispose al sorriso pensando a quanto si sarebbe divertita.
Come hai fatto a sparecchiare così veloce ...
... ?
Sono un mago!
Certo, me lo dimostrerai. .. ora, se mi dici dove è il bagno mi preparerò per il prossimo spuntino, che ne dici?
Siamo entrambi qui per questo, ti aspetterò qui. Mettici tutto il tempo che ti serve io sarò pronto. Il bagno è da quella parte dopo la palestra e a sinistra della sauna, non puoi sbagliare davanti a te troveresti solo la stanza da letto. Ma io ti voglio qui.
Allora attendi, se voglio fuggire devo per forza passare da qui a quanto pare ed è qui che tu mi vuoi, come anche io, ora, ti voglio qui.
Si diresse al bagno per i preparativi a cui stava pensando, la sua borsetta che conteneva il fallo da indossare era rimasta nella sala ma sarebbe tornata utile solo dopo che lui avesse ottenuto quello che voleva, in quel momento sarebbe stato più fragile. Nel tragitto diede un occhio alla palestra era attrezzata di tutto, la stuzzicava pensare a quel posto e a come usarlo in futuro, un occhiata la meritava anche la sauna, era interamente in legno con al centro le pietre che si arroventavano e i catini di acqua che servivano per creare il vapore. Uno spettacolo. La camera da letto non poteva risparmiarsela. Il letto era enorme e circolare, con lenzuola nere e un arredamento spoglio. Le pareti erano color del rame con sfumature di grigio, pareva un enorme quadro. Adesso era l’ora del bagno. Racchiusa in quella stanza la vasca Jacuzzi più grande che avesse mai visto faceva capolino da un angolo mentre al suo opposto una cabina doccia con idromassaggio a ...