1. Piramide umana (enrico, e poi giò) (5)


    Data: 02/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    (Giò)
    
    "Devo andare anch'io", mi fa il ricciolone.
    
    "Ok". Prima di vestirsi, prende il protafogli dalla tasca dei pantaloni e mi da alcune banconote. Poi prende gli slip e li indossa.
    
    Raccolti gli altri soldi dal letto, sollevo lo sguardo e sulla soglia della camera da letto vedo Enrico.
    
    "Ciao, Amo...!". Mi blocco, pensando che lo stallone è ancora lì presente. "... Amodeo!", concludo, inventandomi un nome lì per lì. Il mio schiavo si volta e vedendo il gigantone lo saluta.
    
    "Scusa. Vado via subito. Sei un cliente, vero. Perdonami, mi sono allungato un po'".
    
    "Tranquillo", gli dico. "Amodeo non ha fretta. Vero?", chiedo ad Enrico, ammiccando perché mi regga il gioco.
    
    "No, assolutamente", risponde il mio boy.
    
    "Sono entrato mentre uscivano altri due. Non ti dispiace?", mi chiede.
    
    "Ma no, figurati!".
    
    Poi, rivolgendosi al ricciolone, aggiunge: "Guarda, non c'è bisogno che tu te ne vada. Se vuoi puoi rimanere. Ci divertiamo ancora un po'. Tutti insieme".
    
    Sia io che lo stallone sgraniamo gli occhi: ci guardiamo e ridiamo imbarazzati. "Ma... veramente...", balbetta lui. "Io ne avrei avuto abbastanza per stasera".
    
    "Tesoro", gli sussurro avvicinandomi a lui come una gattina in calore. "Veramente ne avresti ancora, ne sono sicuro".
    
    Lui sghignazza grattandosi la nuca e poi dice: "Mi hai proprio distrutto".
    
    "Che ne dici di andare in bagno a darti una rinfrescata? Pensaci intanto e quando torni mi dici. Ok?", gli propongo.
    
    Lui cincischia un po' e ...
    ... poi risponde: "Ok". Esce dalla stanza e rimango con Enrico.
    
    "Non è vero che sono appena arrivato. Ti ho visto", mormora il mio boy.
    
    "Lo so", rimbrotto. "Ti ho visto anch'io lì fuori dalla porta che ci spiavi". Gli sorrido, lo abbraccio e lo bacio intensamente.
    
    "Sei proprio una vacca", mi insulta e una sua mano scivola lungo il mio fianco raggiungendo le mie chiappe. Ci si infila in mezzo e due dita cercano la mia rosellina. L'accarezzano qualche secondo e poi la profanano. Le falangi risalgono su per il mio sfintere fino alla radice. "Sei ancora fradicio! Che porcone!", aggiunge e stavolta è lui a infilarmi la lingua fino in gola e a succhiarmi le labbra con le sue. Mi incollo al suo corpo e sento un rigonfiamento tra le sue cosce, mentre il suo petto si gonfia e si sgonfia a frequenza crescente. Le mie dita si perdono tra i suoi capelli e poi una mano scende giù verso il suo bacino. Gli impugno il pacco e lo massaggio da sopra i calzoni.
    
    "Da quanto tempo sei così duro?", gli chiedo.
    
    "Da quando ti ho visto a cosce larghe mentre quello stronzo di là ti leccava la passerina e si abbeverava alla tua fonte!". Sta parlando di quasi due ore fa. E' rimasto col cazzo dritto nelle mutande per tutto quel tempo: la libidine gli sarà cresciuta in corpo in maniera esponenziale. Sarà carico come una molla. Appena mi penetrerà mi svangherà di brutto!
    
    Adesso le sue mani premono sulle mi spalle: mi sta spingendo in ginocchio. Gli slaccio la cintura e sbottono i pantaloni. ...
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