Payback
Data: 07/07/2021,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: Extales, Fonte: RaccontiMilu
Giovanni era per l'ennesima volta nell'ufficio della preside, a sorbirsi per l'ennesima volta l'ennesima ramanzina per l'ennesimo ritardo. Ma a lui non importava. Quei dieci minuti di cazziatone quotidiano gli permettevano di stare a stretto contatto con la donna dei suoi sogni e lui non chiedeva altro. La professoressa Lonzi gli faceva ribollire il sangue.Aveva da poco passato i quaranta ma ai suoi occhi era ciò che di più eccitante esistesse al mondo. La desiderava da quando si era trasferito in quel liceo a quindici anni e ora che ne aveva diciotto aveva perso il conto del numero di seghe che le aveva dedicato. I suoi capelli rosso mogano incorniciavano un viso segnato con benevolenza dal tempo, solo qualche ruga sotto gli intensi occhi castani e agli angoli della bocca carnosa che avevano l'unico effetto di rendere il suo viso ancora più interessante. Ogni giorno indossava un tailleur diverso, impeccabile ed elegante, emanando sensualità e severità da ogni poro della pelle. La sua camicetta, slacciata all'altezza del primo bottone, lasciava intravedere un seno enorme e pieno in cui gli occhi di Giovanni sprofondavano ogni giorno, come fossero caduti in un pozzo da cui era quasi impossibile risalire e che lo guidavano verso dei fianchi e delle cosce leggermente in carne che ben si sposavano con la morbidezza della sua figura.Una bellezza irresistibile oltre che inarrivabile.Giovanni infatti non era ciò che si dice un bel ragazzo, era alto, ma molto sovrappeso e ciò ...
... l'aveva portato ad essere l'oggetto di derisione della sua classe e di una compagna in particolare, Enrica Tortona, che non perdeva occasione per chiamarlo palla di lardo o chiappe molli tra l'ilarità degli altri studenti.Quella cazziata sarebbe stata il momento culminante della sua giornata. Era ormai nello studio della preside da dieci minuti e da nove la sua devastante erezione lo costringeva a muoversi inquietamente sulla poltroncina. Ogni tanto si sistemava il giubbotto per avere una scusa per toccarsi la patta dei pantaloni fingendo di ascoltare un discorso che si sarebbe ripetuto il giorno dopo e quello dopo ancora.�Giovanni non ti senti bene?��No professoressa� rispose lui continuando ad agitarsi sulla poltrona.�Va bene, puoi andare anche per oggi, ma ti avverto che è l'ultima volta, al prossimo ritardo non mi limiterò alla solita ramanzina, ci saranno conseguenze disciplinari�Per Giovanni fu come uno schiaffo, si alzo annuendo e uscì dallo studio. Sali al secondo piano, sarebbe andato certamente in classe ma prima doveva fare una capatina in bagno per sfogarsi. Era eccitatissimo e oggi sarebbe stata l'ultima volta in cui avrebbe potuto dedicarne una alla Lonzi e aveva tutta l'intenzione di godersela come si deve. Sua madre l'avrebbe ucciso se ci fossero stati richiami ufficiali e a malincuore doveva smettere di arrivare in ritardo per godersi la compagnia della preside. Il signor Bruno, il bidello del suo piano lo saluto con entusiasmo, incitandolo a correre in classe, lui ...