Con lui ... nel paesino (3)
Data: 10/07/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: rosamatura60
... molto delicate.
Ero scossa da tremiti nervosi mentre quelle mani carezzavano le mie chiappe e quella lingua ora si, penetrava in profondità dentro di me. Il mio succo di piacere stava certamente abbeverando quella bocca sconosciuta e colava, colava, bagnava dapprima il mio sfintere e poi le lenzuola. E quella bocca pensò allora di non farlo disperdere. Quello che non riusciva a bere, tanto era, lo spargeva su di me, sulle cosce, sulle natiche, attorno allo sfintere. E poi sentii che un dito, delicato, non grande, continuava a spargere la mia voglia attorno allo sfintere, ne sentii la leggera pressione e poi entrare, andando a giocare con la lingua attraverso quella sottile membrana che divideva i tuoi due antri. Capii allora che quella bocca aveva perlomeno un sesso, nel muoversi il torace di questa sfiorò le mie gambe e sentii un capezzolo turgido e il seno. Era una donna! Quella bocca era femminile, lo capii anche dalla bravura con la quale mi leccava, conosceva l’organo femminile, sapeva quali carezze fare e dove farle, dove poggiare mani e lingua, e poi quel dito era piccolo dentro di te nel retro, quasi troppo piccolo e la bocca fino a poco prima sconosciuta ed ora sapevi di sesso femminile, se ne accorse e ne fece penetrare un altro dentro di te, con la punta di quelle due dita cerco di raggiungere il mio punto G attraverso la membrana che divideva condotto vaginale da cavo rettale e, con grande perizia, vi riuscì.
Era troppo, il mio punto focale sollecitato in ...
... quella situazione mi diede una scossa, quasi volevo balzare a sedere ma fu lui ad impedirmelo e vedendo che non riuscivo più a stare ferma, mi legò nuovamente le mani. Così di nuovo…. Dolcemente prigioniera del piacere, del godimento, dell’estasi che tutto annulla, che lascia ogni cosa al di fuori. Continuavo a far cadere copiosamente la mia voglia, ma ad un tratto tutto cessò.
In silenzio prima lui e poi la bocca e le mani si staccarono da me, lasciandomi fremente, ansante, vogliosa, non appagata. Reclamai ancora il piacere, anche a gran voce, ormai senza più limiti morali, ma mi rispose solo il silenzio. Dopo qualche tempo che mi parve interminabile, mentre il corpo continuava ad essere percorso dai brividi e il ventre non riusciva a rimanere fermo tutto ricominciò, le mani di lui sui seni resi ancor più sensibili, le sue labbra a baciare le mie, la sua lingua ad attorcigliarsi con la mia e quella bocca, maestosa che ricominciò a leccarmi la vagina. Tremavo di desiderio e di attesa, volevo venire completamente, far defluire ogni residua energia e quella bocca e quelle dita parevano saperlo, perché aumentarono la loro pressione ed il loro movimento. Quella lingua si attorcigliò intorno al clitoride mentre quelle due dita, ora nel vano anteriore, raggiungevano senza ostacoli il mio punto G. …. Finalmente, sentivo una piena di fiume, un’onda possente, una cascata d piacere giungere di gran lena, cominciavo di nuovo a vibrare e a volare incontrollata e … ancora una volta, in ...