1. Club Privé Atto III - Orgasmo


    Data: 10/07/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Swann, Fonte: EroticiRacconti

    La serata aveva preso una piega assolutamente inaspettata. Senza nemmeno essermene reso conto, mi trovavo ora coricato su di un divano imbottito, circondato da gente sconosciuta intenta a godere o a fare da spettatrice ai più esuberanti, mentre un ragazzo poco più che ventenne, il mio Virgilio che in quella incredibile serata m’aveva fatto da guida lungo i cunicoli di quel girone dei lussuriosi, si trovava avvinghiato a me, il suo fiato caldo e profumato sul mio volto, le sue dita affusolate aggrappate alla carne vellutata ma tesa del mio cazzo duro e pulsante. Vestito di tutto punto, me ne stavo stravaccato su quei cuscini imbottiti, appoggiato all’indietro con un braccio aperto sullo schienale, mentre l’altra mano, finalmente, decise di scendere sulla spalla del mio Virgilio e scivolare dietro la sua schiena per accarezzarne e percepirne la robustezza. Mai prima d’ora m’era capitato di trovarmi in una situazione del genere. Pur essendo attratto da tutto ciò che ha a che fare con la sensualità e il piacere, mai m’era capitato di instaurare un rapporto fisico con un altro uomo… Ciononostante, neppure per un istante ebbi a domandarmi se stavo commettendo un errore: la sensazione di eccitazione a livello cerebrale era talmente intensa da offuscare ogni qualsiasi altra percezione, ogni altro possibile pensiero sulla ragionevolezza delle mie azioni. La stretta delle sue dita calde attorno al mio tronco carnoso mi faceva percepire ancora maggiormente le pulsazioni del mio sangue ...
    ... all’interno del pene, elettrizzandomi incredibilmente e facendomi rabbrividire seguendo un tracciato che dall’asta scendeva alla pelle dello scroto, la quale, continuamente, tendeva rilassarsi per poi irrigidirsi nuovamente una volta stimolata sensorialmente. Pur essendo piuttosto gracile, ora che lo tastavo con le mie mani, sentivo la forza virile esplodere nel suo torace. Continuava a guardarmi, mentre lentamente faceva scorrere la sua mano lungo il mio cazzo svettante, in una specie di masturbazione lenta, preparatoria. Per prima cosa faceva scorrere l’abbondante pelle del mio prepuzio fino in cima, a coprire la boccia violacea della cappella, poi l’abbassava, fino a tenderla verso il basso. Lentamente. Le mani di un uomo mi stavano toccando. Il mio cazzo, era nelle mani di un uomo.. e non ci trovavo niente di male… Continuava a fissarmi in silenzio, aspettando forse un mio segno d’assenso. Non lo feci attendere troppo: quella mano che tenevo aggrappata al suo torace si sollevò fin sopra la sua testa, infilandosi tra i suoi capelli mossi; con un leggero movimento del polsto gliela spinsi verso il basso e il resto lo fece da solo, chiudendo finalmente gli occhi e schiudendo le labbra carnose. Come al rallenty potei osservare attentamente ogni suo movimento e quando lo spiraglio di luce tra le sue labbra e la mia cappella gonfia si affievolì fino a scomparire, come un terremoto, percepii il morbido contatto con la sua bocca umida, mi godetti fremendo il suo lento scivolare ...
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