1. Gaia - Come una farfalla


    Data: 12/07/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: scopertaeros69

    ... stentassero a credere nell’intensità del desiderio di l’uno per l’altra. Due ragazzini infoiati alle soglie dei cinquanta, ma non poteva essere così semplicisticamente spiegato il desiderio, era come se si fossero aspettati per tutto quel tempo, come se tutte le loro esperienze li avessero condotti a incontrarsi per caso, ma non era affatto per caso se erano finiti a letto insieme; il loro desiderio era maturato come un frutto al sole d’agosto, dolce, aspro ed invasivo nel contempo. Dopo anni di vita coniugale che l’avevano portata ad una sorta di serena rassegnazione nei confronti della vita si erano trovati. Le mura anonime di quel Motel li avevano accolti con le loro insicurezze ed il desiderio di darsi ed essere accettati più ancora che prendersi. Quel giorno particolare lui era venuto a prenderla al luogo convenuto per l’appuntamento, avevano fatto qualche passo a piedi mano nella mano come due fidanzatini, ma solo un osservatore attento si sarebbe reso conto che in quello sfiorarsi non c’era una tempesta ormonale adolescenziale, ogni loro tocco era sesso, facevano l’amore camminando fianco a fianco sfiorandosi impercettibilmente pur sopra i vestiti pesanti di quell’inverno inclemente. I loro sguardi si incontravano di quando in quando, mentre i loro pensieri avrebbero turbato la decenza di ben più d’uno degli astanti. Paradossalmente il loro casto e noncurante camminare era in realtà una sorta di amplesso consumato sotto gli occhi del mondo, consapevolezza che in loro ...
    ... alimentava una sorta di crescente eccitazione. Erano saliti in auto per raggiungere il motel e neppure in quell’occasione avevano mutato il loro atteggiamento, avrebbero potuto tranquillamente voltare in qualche stradina poco battuta e consumare qualcosa di quel desiderio bruciante, ma nulla, ed in quella loro apparente tranquillità avevano raggiunto la loro alcova. Erano entrati e come la volta precedente, si erano spogliati completamente fin da subito per finire sul letto. A guardarli si capiva il loro cercarsi, avevano calmato parte del desiderio gettandosi con le bocche l’uno sull’altra senza discriminare nessuna parte del corpo, come un assetato che avendo a disposizione dell’ottimo vino ne ingolla un paio di piccoli sorsi, per placarsi quel tanto che serve per assaporare con la dovuta perizia e lentezza il resto del calice. Alla fine lui l’aveva presa, o meglio, si erano presi; le era venuto dentro, mentre entrambi si erano piantati i polpastrelli nella carne stringendo le dita fino quasi a sbiancarne le nocche. Erano rimasti per quasi un ora dopo uniti in quell’abbraccio, le gambe incrociate, pelle contro pelle, rotolando sul letto l’uno sopra l’altro di tanto in tanto , oppure sul fianco, quasi timorosi di spezzare quel cerchio formato dalle loro braccia, oppure semplicemente troppo gelosi del conforto di quella loro intimità. In quella stanza d’albergo nuda e sola su quel letto, ricordava il calore delle sue labbra su di se, sui seni, il suo imbarazza ai fiotti caldi ...