Al supermercato di viale papiniano
Data: 04/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Isaac
... tener chiusa.
Così ripresi lentamente a spingere il cetriolo con le dita, ancora un millimetro, due, dieci... due centimetri ancora e Il dolore divenne insopportabile, cercai di resistere pensando ai piedi della prof di italiano, mi figurai che fossero le dita di quelli che si facevano strada nel mio ano slabbrato nel tentativo di portarsi dietro tutto il metatarso ma ormai piangevo a dirotto, devastando il trucco pesante che m'ero dato e singhiozzando sia per il male che per la frustrazione di non potermi violare ancora di più, di non poter introdurre quel mio enorme e crudele fallo immaginifico per tutta la sua lunghezza.
Così, non senza qualche ripensamento e più lentamente che potei lo feci uscire, non prima di aver preso uno specchietto per guardare che cosa avevo fatto: il buco era oscenamente dilatato, come mai prima, e nell'estrarre il cetriolo ne colo' fuori un sottile filo di sangue: avevo letteralmente rotto il mio vergine culetto ma la cosa, oltre a spaventarmi, mi riempii di orgoglio.
Poggiai la guancia umida per terra e restai così, col culo arroventato ...
... all'aria, singhiozzando di addolorata commozione sino a che il pertugio non si richiuse e il dolore s'attenuò un poco. Con stanchezza mortale e tremando sulle gambe mi ricomposi in qualche modo, mi struccai, mi docciai a lungo, riposi ogni cosa a suo posto e infine mi coricai cadendo in un sonno profondo.
Il giorno dopo a scuola, seduto al mio banco in prima fila e con accanto la compagnuccia insolitamente ciarliera ma da me platealmente ignorata, mi sorpresi a contrarre ogni tanto lo sfintere per riprovare lo spasmo di dolore, trasalendo ogni volta; durante la ricreazione andai in bagno e fu con emozione e felicità che mi resi conto di avere le mie pudiche mutandine bianche da tredicenne macchiate di sangue, come se fossi stata deflorata il giorno prima o mi fossero venute le mestruazioni.
Va da sé, per un lungo periodo dovetti evitare quei giochi solitari e mai più mi cimentai con calibri al di sopra delle mie possibilità ma per tutto l'anno scolastico mii gratificò l'idea che di tutta la classe, forse dell'intera scuola media, fossi stata la prima ragazzina a perdere la verginità..