Storia di Luisella
Data: 15/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Luisellaporcella
... il primo cazzo rimpiangeranno tutti gli anni persi. Ma peggio per loro! Io tempo non ne ho mai perso�Eravamo entrambi fuori sede. Io in una casa condivisa con altre studentesse, e lui in collegio (tipico dei secchioni in corso e con reddito basso) in una doppia condivisa con uno studente di medicina. Un giorno cominciai a decantare le mie doti di cuoca e di come ero brava a fare ad esempio il pollo con le patate al forno. La patata, si sa, all�inizio è dura quindi conviene farla ammorbidire lessandola così poi nel forno viene morbida e ben cotta dentro e croccante fuori. Partimmo così con una serie di doppi sensi assurdi finché io non dissi �perché non vieni a casa così cuciniamo insieme?�, considerando che quel giorno a casa non c�era nessuno. Era venerdì e le mie amiche erano già andate via per il weekend, ma all�inizio non glielo dissi. Lui accettò entusiasta ovviamente, ed alla pausa pranzo ci avviammo insieme. La cosa non passò inosservata ai colleghi del laboratorio che avrebbero cominciato a spettegolare, ma questa è un�altra storia� Lui aveva un motorino tipo �Sì�, quello degli anni �80, perché il collegio era fuori mano e i mezzi pubblici scarseggiavano. Io mi proposi di mettermi alla guida e lui salì sul sellino dietro di me. Il furbetto si vedeva che mi desiderava, sentivo il suo bacino spingere dietro il mio posteriore ed io mi inarcavo e spingevo per facilitare il contatto. Le sue mani, inizialmente sui miei fianchi cominciarono a risalire su verso ...
... i miei seni, che chissà quanto anelava. Ad una frenata le mani arrivarono a coppa a stringerli entrambi per un attimo di piacere reciproco, poi ci ricomponemmo tra risatine complici. L�atmosfera però si era già fatta calda, condita anche da battute su come smanettavo bene sull�acceleratore: �stringilo bene mi raccomando e fallo ruotare delicatamente se no il motorino viene subito� diceva lui, inventando assurdi doppi sensi avendo i freni inibitori ormai andati e io che ridevo allegramente: �va bene così o devo stringertelo di più� il manubrio?�Arrivati a casa, quando lui capì che saremmo stati soli lo vidi farsi leggermente rosso in viso. Era ormai primavera inoltrata ed io cominciavo a portare i primi vestitini e quel giorno portavo anche dei sandali aperti con un po� di tacco. Dopo il classico giro della casa, ci dirigemmo in cucina per prepararci il famoso pollo con le patate con gli ingredienti che avevamo comprato strada facendo. Io avevo cominciato a sbucciare le patate quando sentii da dietro il suo pacco spingere contro il mio culo e le sue labbra poggiarsi sulla mia spalla nuda. Il ragazzo nerd si era definitivamente svegliato! Non capii più nulla, era come se lo desiderassi da sempre e mi girai di scatto, e questa volta ero mi sentivo io rossissima in viso. Per un interminabile attimo ci siamo guardati negli occhi, forse lui avrà persino pensato che mi fossi arrabbiata, tant�è che fece un passetto indietro. Io però lo tirai a me e affondai la mia lingua nella ...